Atalanta per onore di firma

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RejaQuella di Parma è una partita da dimenticare per l’Atalanta che, cambiato tecnico, chiude a reti bianche e senza tirare praticamente in porta, ma incassa un punto importante perché diventano quattro le lunghezze di vantaggio sul terz’ultimo posto occupato da Cagliari e Cesena. La squadra nerazzurra non risponde come Edy Reja si augurava, quella di Donadoni gioca, lotta e riesce anche a brillare. Da una parte bergamaschi in cerca di nuova identità, sul fronte opposto interpreti di dignità e orgoglio. Alla fine è uno scialbo zero a zero, che tuttavia serve a entrambe le compagini per ripartire con obiettivi e motivazioni differenti.

Reja interrompe la striscia negativa di quattro ko, ma il 4-3-3 è un modulo adattato e troppo fresco per essere digerito dai suoi giocatori. Il tecnico atalantino schiera Sportiello tra i pali, proposta a sorpresa Masiello in coppia con Benalouane centrali difensivi con Bellini e Dramè esterni; Carmona, Cigarini e Migliaccio compongono il terzetto di centrocampo; Pinilla, preferito a Denis, gioca centrale offensivo con Emanuelson a destra e Boakye a sinistra. Modulo speculare per Donadoni. Nel primo tempo si può raccontare solo un’iniziativa del parmense Mariga che al 34’ spedisce un rasoterra a fil di palo) e nella ripresa Sportiello interviene al 10’ su tiro da fuori area di Rodriguez al e al 36’ su una botta di Coda, subentrato dopo l’intervallo a Mariga. Per l’Atalanta si è dovuto attendere l’ingresso in campo di D’Alessandro, al posto di Boakye, autore al 35’ della ripresa di una conclusione respinta da Mirante. Per completare il taccuino della partita vanno annotate le espulsioni al 19’ del secondo tempo di Reja, per essere uscito dall’area tecnica, e nel finale di Rodriguez per doppia ammonizione. Solo cinque minuti per Denis e rientro in campo di Cherubin, subentrato a Benalouane per problemi fisici.

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Il lavoro che attende Reja, in preparazione della gara casalinga con l’Udinese, non è indifferente. La squadra di Colantuono, inefficace in attacco, lottava e provava a spingere, anche se in modo piuttosto prevedibile. Lo schieramento ibrido visto all’opera a Parma è una scelta di transizione.

PARMA-ATALANTA 0-0

PARMA (4-3-3): Mirante 6; Santacroce 6, Mendes 6, Lucarelli 6, Gobbi 6; Mauri 6, Mariga 6 (1’ st Coda 6), Nocerino 5 (25’ st Galloppa sv); Varela 5 (33’ st Lila sv), Belfodil 6, Rodriguez 5.5. All. Donadoni. in panchina: Jacobucci, Bajza, Cassani, Prestia, Loda, Ghezzal, Palladino.

ATALANTA (4-3-3): Sportiello 6; Bellini 6, Masiello 6, Benalouane 6 (5’ st Cherubin 6), Dramè 6; Carmona 5, Cigarini 5,5, Migliaccio 5; Emanuelson 5 (40’ st Denis sv), Pinilla 5, Boakye 5 (1’ st D’Alessandro 6). All. Reja. In panchina: Avramov, Frezzolini, Scaloni, Del Grosso, Baselli, Grassi, Rosseti, Gomez, Bianchi.

Arbitro: Di Bello di Brindisi 6