Oltre 400 giocatori, tra tennis e padel, più di 2.300 screening gratuiti eseguiti, il traguardo dei tre milioni in solidarietà raggiunto e una cena di gala che ospiterà circa 600 invitati, tra autorità locali, regionali e nazionali del mondo dello sport, dello spettacolo, della politica e della società civile.
Sono i numeri che hanno caratterizzato la 49.a edizione del torneo dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo, che venerdì 6 giugno ha visto il proprio epilogo in una partecipatissima serata finale.
Cala il sipario e, come naturale che sia, è tempo di fare un primo bilancio a caldo di quello che hanno rappresentato queste due settimane e mezzo per l’associazione guidata da un infaticabile Giovanni Licini.
“C’era chi pensava che avendo raggiunto i 49 anni di attività potessimo essere arrivati al punto nel quale la vecchiaia inizia a farsi largo insieme alla stanchezza – sottolinea il fondatore e anima dell’Accademia –. Quest’anno, invece, il torneo ha vissuto di una nuova vitalità incredibile e il merito è di tutti. Abbiamo il solito seguito di sponsor, sempre vicini al nostro mondo e attenti alle fragilità che presenta il territorio: quelli storici hanno confermato il proprio impegno, qualcuno di nuovo si è appassionato alla nostra missione. C’è stato anche un miglioramento del livello del tennis espresso in campo e abbiamo anche portato due tornei open maschile e femminile con atleti professionisti che hanno rappresentato un valore aggiunto al nostro evento. Solo giovedì abbiamo ospitato il torneo di padel ‘Fonti Gaverina’, con tanti ex calciatori entusiasti di essere venuti a trovarci e che già hanno espresso la volontà di tornare“.
Ma il vero segreto del nuovo successo dell’Accademia sono i suoi volontari: “Sono loro il nostro motore – ammette Licini –. Sono presenti in modo costante e infaticabile, al servizio della comunità: quello che si vede nelle sere del torneo è solo una minima parte del loro lavoro, che dietro le quinte prosegue silenziosamente ma in modo fondamentale già dal pomeriggio, per fare in modo che tutto sia pronto e perfetto. Ogni anno ci sono nuovi innesti, che diventano subito parte della famiglia e credono fortemente nel progetto. Non c’è una formula magica, ma è questo che succede quando responsabilizzi e trovi persone che hanno la voglia di prendersi delle responsabilità“.
Tra i principali motivi di successo della 49.a edizione c’è stata sicuramente l’iniziativa “Lo Sport è Salute”, con i numeri già citati: “Quando mi arrivano i report dei medici che hanno accolto con entusiasmo il nostro invito, circa una novantina, resto a bocca aperta – spiega Licini –. Hanno inviato cinquanta persone nelle strutture più idonee per approfondire situazioni sospette. L’aver fatto qualcosa di così concreto per la nostra gente è stata la ricompensa più grande per tutte le fatiche che ci sono costati a livello organizzativo i cinque giorni di screening. Durante la serata inaugurale dalla Regione ci hanno dato un numero significativo: solo il 50% degli aventi diritto risponde alle campagne: da noi non solo abbiamo esaurito i mille posti che immaginavamo di offrire, ma siamo andati anche oltre il doppio. E chi ha scoperto di avere una problematica importante ci ha ringraziato col cuore in mano“.
Inevitabile guardare già avanti, perché all’orizzonte c’è la cifra tonda delle 50 edizioni: “Ora pensiamo a ottemperare a tutti gli impegni presi a livello economico, dove supereremo tranquillamente i 3 milioni in solidarietà – chiosa il numero uno dell’Accademia –. Proseguono i lavori per le linee di chemioterapia alla San Francesco, in via di ultimazione, procederemo ai versamenti tra giugno e settembre, quando inaugureremo anche le stanze del Carisma. Lunedì alla serata di gala avremo quasi 600 persone, con autorità nazionale che danno prestigio alla nostra attività e a tutto il mondo dello sport bergamasco. I 50 anni sono un obiettivo che ci prefiggiamo tutti: la volontà di fare del bene c’è sempre, se i volontari continueranno a darci una mano avremo quel valore aggiunto fondamentale. Ci proveremo“. (Fonte: Accademia dello Sport per la Solidarietà)