Ciclismo a Norma e regola d’arte

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Federica Sorrentino

Il cambio al vertice della Federazione Ciclistica Italiana, avvenuta durante l’assemblea elettiva ordinaria nazionale svoltasi a Roma, ha promosso Norma Gimondi al ruolo di vicepresidente nella compagine dirigenziale che visto Cordiano Dagnoni succedere a Renato Di Rocco, dopo sedici anni di presidenza. Cordiano Dagnoni, 56enne milanese, ha superato al ballottaggio Silvio Martinello, il candidato alla presidenza della cui squadra elettiva ha fatto parte Norma Gimondi. La figlia del campione di Sedrina condivide la carica vicepresidente con Ruggero Cazzaniga e Carmine Acquasanta, che sarà il vicepresidente vicario. Una grande soddisfazione per lei, avvocato, che con merito, competenza e passione si è proposta per contribuire a scrivere il futuro del ciclismo.

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L’elezione è frutto di una fiducia convinta ricevuta dal mondo del ciclismo.  Che tipo di lavoro l’aspetta?

“Mi sono candidata per il cambiamento e per questo obbiettivo lavorerò. Chi mi ha votato ha scelto di cambiare e, quindi, spero di poter dare il mio contributo per rendere la federazione ciclistica più moderna e al passo con i tempi”.

Il mandato inizia in un momento non facile per la società civile e, di conseguenza, per lo sport. Quali sono le azioni conservative e propositive da intraprendere? 

“In questo senso la Fci non è stata a guardare e ha bene operato nell’ultimo anno. Occorre continuare su questa strada”.

La pandemia ha penalizzato i professionisti ma creato grossi problemi allo sport di base. Come aiutare le scuole di ciclismo? 

“Le scuole di ciclismo vanno ripensate, promosse sul territorio, legate alle scuole e alle realtà turistiche. Il modello di reclutamento passa soprattutto da loro. Nei mesi scorsi ho avuto la possibilità di confrontarmi con i dirigenti dell’Atalanta che ogni anno organizzano a giugno i Football Camp, iniziativa rivolta a tutti i ragazzi e le ragazze dai 6 ai 14 anni che hanno così la possibilità di sviluppare e migliorare le proprie abilità calcistiche: si può pensare si sviluppare un format simile per i ragazzini e le ragazzine che vogliono praticare il ciclismo. Potrebbe essere il primo passo per fare nascere nei giovanissimi la passione per questo bellissimo sport”.

C’è un obiettivo immediato da perseguire?

“Cambiare lo statuto e le carte federali, sono troppe le forzature che contiene non decise dall’assemblea federale. E va modificato anche il sistema elettorale: questa è un’istanza che il movimento di base mi ha evidenziato costantemente durante la mia recente campagna elettorale”.