Coppa Italia: Atalanta-Bologna 0-1. Castro, il piccoletto, regala ai rossoblù una storica qualificazione in semifinale

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Il Bologna espugna il Gewiss Stadium di Bergamo, elimina l’Atalanta dalla Coppa Italia e conquista una storica semifinale (ai rossoblù mancava da 26 anni) con una partita coraggiosa, come chiedeva alla vigilia il suo allenatore Italiano.

L’Atalanta ha sempre cercato di spingere, ma il Bologna ha risposto senza mai farsi schiacciare, stando sempre con la linea difensiva molto alta per tutta la gara posizionata sulla riga di metà campo. I nerazzurri hanno sempre cercato di portare la palla in velocità oltre la linea dei difensori rossoblù, ma il Bologna non si è mai fatto sorprendere e quelle poche volte che l’Atalanta ci è riuscita ha trovato in Skorupski l’estremo baluardo efficace a respingere o a parare tutti i tiri arrivati dalle sue parti.

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È stata una bella partita, vibrante con azioni e occasioni da una parte e dall’altra. Al 7’ un vivace De Ketelaere con una bella imbucata tentava il tiro dal lato destro sventato da Skorupski.
Al 42’ persino Hien ha tentato una percussione centrale avanzando sino al limite dell’area ma calciando a lato.
La risposta rossoblù non si fa attendere e un minuto dopo è Lukumi a tentare il tiro da fuori, un po’ velleitario.

La ripresa è iniziata come era finito il primo tempo. Al 46’ Pobega da dentro l’area lascia partire un bel tiro respinto dalla difesa nerazzurra. Al 51’ Bellanova rifinisce una bellissima azione che Skorupski sventa con una bella parata. Al 56’ Pasalic cicca una palla facile al centro dell’area.

Dal 60’ inizia la giostra dei cambi, che questa volta ha premiato il Bologna. Gasperini butta nella mischia Samardzic per Pasalic, Maldini per Retegui e Cuadrado per Zappacosta. Nonostante i tanti tentativi da una parte e dall’altra la partita non si sblocca. C’è spazio anche per Brescianini a sostituire De Ketelaere e Posch per Toloi.

L’azione più limpida capita sui piedi di Maldini ben lanciato a rete, ma anche questa volta è più bravo Skorupski. Il collega nerazzurro pochi minuti dopo non è da meno su un bellissimo tiro di Holm indirizzato sul primo palo.

E all’80’ ecco l’episodio decisivo: una punizione dal limite battuta da Lykogiannis pesca Castro (il piccoletto) che brucia in velocità tutta la difesa dell’Atalanta, nell’occasione un po’ statica, e insacca. È la terza volta consecutiva in tre partite che l’Atalanta subisce gol da palla da fermo e tutti e tre i gol sempre con la palla a uscire sul palo lontano.

Da lì in poi il Bologna non ha rischiato più nulla e ha portato a conclusione il suo obiettivo: andare in semifinale per la gioia dei tifosi che hanno seguito la loro squadra, che sta volando sulle ali dell’entusiasmo. Complimenti. Questo Bologna è venuto a Bergamo a giocare e ha permesso agli spettatori di vedere una bella partita.

Al di là della delusione per la mancata qualificazione, il segnale più bello è stato vedere l’impegno e la voglia di tutti gli atalantini di poter recuperare fino all’ultimo la gara senza risparmiarsi. Non ci sono riusciti per un nonnulla. Tra le note positive citiamo Daniel Maldini. Il ragazzo ha giocato l’ultima mezz’ora dimostrando tutta la sua classe, forza fisica, facilità di corsa e tecnica individuale. Ha fatto buone cose anche in versione centravanti. È stato un esordio convincente.