CSI, il bergamasco Vittorio Bosio rieletto presidente nazionale per il prossimo quadriennio

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Vittorio Bosio è stato riconfermato presidente nazionale del Centro Sportivo Italiano (CSI), uno dei principali enti di promozione sportiva in Italia. La sua guida, estesa al quadriennio olimpico 2024-2028, è stata sancita sabato 15 marzo durante l’Assemblea nazionale elettiva del CSI, svoltasi ad Assisi. Bosio, bergamasco di 73 anni, è al suo terzo mandato da presidente, dopo l’elezione del 2016 tenutasi a Campi Bisenzio (FI) e quella online del 7 marzo 2021 a Bergamo. Ha ottenuto un consenso quasi plebiscitario con 10.590 voti sui 10.901 disponibili, pari al 97,15%.

L’Assemblea ha inoltre determinato il rinnovamento del Consiglio Nazionale del CSI, composto da 32 membri selezionati su base geografica: 16 rappresentanti del Nord, 8 del Centro e 8 del Sud Italia. Domenica 16 marzo il nuovo Consiglio si è ufficialmente insediato e ha proceduto alla nomina dei componenti della Presidenza Nazionale e dei Coordinatori di Area. Sono stati designati vicepresidenti nazionali Andrea De David (CSI Bologna) come vicario e Marco Calogiuri (CSI Lecce).

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Nel contesto del Giubileo, Bosio ha espresso la speranza che il tema assembleare, “Protagonisti del domani,” possa guidare le future azioni dell’associazione. Ha sottolineato l’importanza di una formazione completa che sostenga i dirigenti lungo tre dimensioni fondamentali: la visione cristiana dello sport e dell’essere umano, le competenze necessarie per fronteggiare il futuro scenario sportivo e la motivazione a promuovere il bene comune. Questi principi, ha affermato Bosio, rappresentano elementi essenziali e irrinunciabili dell’identità del CSI. Ha poi ribadito il valore dell’essere un’Associazione: “Siamo nati come Associazione e lo siamo ancora oggi. Dobbiamo dotare il CSI di tutti gli strumenti necessari per testimoniare i valori di accoglienza, inclusione e solidarietà in ogni settore strategico”.

Pochi minuti dopo la sua rielezione, Bosio ha annunciato ai delegati territoriali una data fondamentale per il calendario associativo: sabato 4 ottobre. In quella giornata si celebrerà l’80º anniversario del CSI presso l’Auditorium Conciliazione, sito nei pressi della Presidenza Nazionale a due passi dal Vaticano.

Durante l’Assemblea si sono susseguiti 30 interventi da parte dei dirigenti accreditati presso la Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli. Tra i momenti significativi c’è stato il discorso di don Luca Meacci, assistente ecclesiastico nazionale, che ha ribadito il legame tra sport e Chiesa: “Lo sport non solo fa parte della Chiesa e anima la Chiesa, ma è anche un luogo in cui convivono passione, educazione e fede. Attraverso lo sport è possibile educare e allo stesso tempo annunciare il Vangelo”.

Venerdì, durante l’apertura dell’Assemblea intitolata “Protagonisti del domani. Nello sport e nel Paese,” è intervenuto anche il presidente della CEI, cardinale Matteo Zuppi. Nel suo saluto, ha elogiato il CSI come una organizzazione unica e non riducibile a una semplice polisportiva. Ha invitato i membri ad allenarsi “col Signore” per aiutare i giovani a diventare i protagonisti del domani nella loro partita della vita. Ha inoltre sottolineato il ruolo educativo dello sport, affermando che gli istruttori sono figure credibili e fondamentali per aiutare i ragazzi a superare i propri limiti, offrendo regole, incoraggiamento e comprensione per affrontare tanto lo sport quanto la vita. (Fonte: CSI)