C’è una eccellenza nella città di Bergamo, che affonda le radici dal 1962. Si tratta della cardiochirurgia pediatrica intuita, fondata ed esercitata dal professor Lucio Parenzan. Negli Anni Ottanta il professore vantava più di 15 mila interventi al cuore tra cui 350 trapianti e rese Bergamo la capitale mondiale per lo studio delle patologie cardiache pediatriche.
Quella scuola oggi è stata ereditata dalla dottoressa Francesca Raimondi che dal luglio 2023 è divenuta direttore della Cardiologia 2 del Papa Giovanni di Bergamo, reparto dedicato alle cardiopatie congenite del bambino e dell’adulto.
La dott.sa Raimondi ha in animo un progetto che vuole rilanciare i suoi pazienti a una vita di normalità dopo le cure e lo vuole fare partendo dallo sport. E chi se non meglio del capitano dell’Atalanta Marten de Roon a interpretare questo messaggio? Già il mese scorso il giocatore nerazzurro aveva fatto visita al reparto della Cardiochirurgia Pediatrica in ospedale portando gioia a quei bambini facendo loro dono di qualche gioco.
Ma ciò che più conta è che Marten de Roon ne è diventato il testimonial principale. Lui e la dottoressa Raimondi ieri, nella sala conferenze Castoldi dell’Università di Bergamo, sono stati gli ospiti d’eccezione della manifestazione organizzata dal Cus di Bergamo che ha premiato i talenti delle diverse discipline.
Nell’occasione la dott.sa Raimondi ha specificato che ha scelto Bergamo proprio perché qui c’è l’eccellenza internazionale di un reparto che è stato il primo in assoluto ad affrontare questa tematica, grazie alla visione e al coraggio del dott. Parenzan. E de Roon che ha testimoniato quanto sia stato “rapito” dal progetto presentatogli dalla dott.sa Raimondi.
“Sono andato in ospedale con le mie due bambine (fortunatamente loro non hanno problemi di cuore) – ha detto il capitano dell’Atalanta -. Ma mi sono reso conto che questi bambini hanno bisogno del nostro sostegno e ho accettato di partecipare a questo progetto”.
Questo è stato sicuramente il gol più bello della carriera di de Roon. Il professor Francesco Lo Monaco, delegato dal rettore dell’Università, a fare gli onori di casa della manifestazione è riuscito a legare il tema con le premiazioni passando attraverso alla sinergia che esiste tra l’Università e il territorio. E da buon medievista ha citato il motto della scuola di Chartre: “Siamo nani sulle spalle dei giganti”. Siamo piccoli, ma riusciamo a vedere più lontano grazie al lavoro di chi ci ha preceduto. In questo caso il gigante è stato il dott. Parenzan. Ma di sicuro la dott.sa Raimondi non è da considerarsi piccola. Tutt’altro.
Venendo al Cus Bergamo, il consigliere delegato allo Sport della Provincia di Bergamo, Claudio Bolandrini, ha sottolineato come il Centro universitario vanti un numero massiccio di aderenti nelle diverse discipline sportive: 9.200 con l’obiettivo di crescere e arrivare a 10.000. Ovviamente, ha sottolineato Lo Monaco, questi atleti non sono tutti iscritti all’Università. “Ciò dimostra la relazione territoriale che esiste con l’Istituzione Università”.
ATLETI PREMIATI
Atletica leggera: Simone Bonfanti (Campione Nazionale Universitario Giavellotto), Daniela Andreini (podi di categorie e piazzamenti assoluti in ultratrail), Federico Zambelli (serie di primi posti assoluti e podi 10 km e mezza maratona), Giorgio Soldani (campione regionale di categoria e piazzamenti di rilievo mezza maratona)
Calcio: Andrea Greco e Stefano Gervasoni (promotori della prima squadra del personale docente e tecnico amministrativo)
Lotta: Emanuele La Loggia (Campione Nazionale Universitario -61kg), Elia Khatib (Oro ai Campionati Interregionali 86kg), Jaskarn Kumar (infortunatosi nella finale per l’oro della sua categoria)
Sci alpino: Lisa Rodari (Campionessa Nazionale Universitaria Gigante)
Wushu: Michele Gambino (Campione del Mondo 2025 Senior), Giorgio Belmonte (Argento ai Mondiali Junior)
Nuoto: Alice Simonelli (Qualificata ai Campionati Italiani Estivi 50-100-200 Rana)
Nuoto artistico: Giulia Bonora e Chiara Locatelli (Serie di primi posti e podi in Doppio)
Tuffi: Viola Bellato (Atleta Nazionale con ori e podi a livello europeo), Noa e Nil Gervasoni (Giovanissimi partecipanti al circuito nazionale)
Pentathlon: Viola Cadei (Bronzo ai Campionati Italiani Under 17)
Canottaggio: Maryam Afgey (per i risultati e l’impegno e nello sport e nello studio)
Pallacanestro unificata: Andrea Tassetti (Atleta di livello internazionale nella pallavolo Special Olympics ora porta il suo talento nel nuovo gruppo di Pallacanestro)
Pallavolo unificata: Sara Ronchetti (Atleta della Nazionale Special Olympics, appena ritornata dalla Coppa del Mondo in Polonia)
Kickboxing: Nicolò Pio Petrocelli e Nicolò Capponi (più volte a medaglia e trascinatori del gruppo di kickboxing)
Scherma: Aida Giuliani (Campionessa Regionale di Spada della sua categoria)
Triathlon: Vladimir Volkov (per l’impegno che sta dimostrando nel diffondere lo sport tra i giovani e gli universitari)
Danza: Rebecca Ronzoni e Maria Antonia Incampo (per il talento e l’impegno nel gruppo)
Ginnastica artistica: Sara Penna (Plurititolata a livello nazionale e esempio per tutte), Gaia Locatelli (Qualificata per il massimo livello Gold A1)
Ginnastica ritmica: Viola Radaelli (Campionessa regionale a squadre e argento nazionale), Sonia Silva (Campionessa regionale a squadre e oro nazionale)
Aikido: Alessandro Scarpellini (per l’impegno nel gruppo per la promozione dell’attività che, come noto, non prevede competizioni)
Judo: Michelle Karol Galli e Gemma Kasia Galli (Campionesse Nazionali)
Badminton: Cristian Ravasio (Per l’impegno e i numerosi piazzamenti)
Taekwondo: Emma Venturini (Oro e Argento in diverse competizioni regionali e interregionali)
Tennistavolo: Eliano Piatti (Campione provinciale e oro in diverse competizioni individuali regionali)
Karate: Seydina Issa Laye Thiaw e Simone Dattoli (Per l’impegno e la costanza)
Tiro con l’arco: Martina Spinelli (Campionessa Regionale specialità compound di classe e assoluta)
Ultimate Frisbee: Giulia Gritti (Atleta emergente Under 24, negli scorsi mesi ha portato il CUS in Polonia con l’Erasmus)
