A giochi fatti e salvezza raggiunta, arriva la sconfitta n. 21 dell’Atalanta ad opera dell’Udinese targata Di Natale. Una doppietta del bomber consente ai friulani di rimontare il gol nerazzurro segnato da De Luca e mettere una seria ipoteca per un posto in Europa League. Alla squadra di Colantuono, scesa in campo a Udine con De Luca e Parra in attacco con Moralez alle spalle e senza lo squalificato Cigarini, il beneficio di una prova onesta, con un atteggiamento positivo che regala il vantaggio dopo 10’ di De Luca, pronto a raccogliere una respinta del portiere Brkic, che si oppone al primo tentativo ma non al secondo. Le immagini mostrano che l’atalantino è leggermente avanti alla linea di difensori friulani su tiro di Giorgi. In compenso, anche il bis di Di Natale appare viziato da fuorigioco. Va detto che l’avvio dell’Udinese è, come al solito, al fulmicotone, con due conclusione verso la porta di Consigli e una traversa colpita da Di Natale dopo 5’. Dopo un’occasione al 17’ per Moralez, il cui rasoterra lambisce il palo, e un salvataggio di Radovanovic quasi sulla linea di porta, la difesa nerazzura capitola al 42’ con un passaggio filtrante di Allan per Di Natale che tocca si esterno destro sull’uscita di Consigli mandando il pallone sul palo interno e in rete. Un colpo da biliardo, da applausi. Di Natale risolve la pratica al 6’ della ripresa ricevendo il pallone in posizione centrale e piazzandolo nell’angolo alla destra di Consigli. Nel corso della ripresa Colantuono manda in campo Troisi, Bonaventura al posto di Moralez e il giovane Palma (classe ’94) che subentra a Radovanovic. Non succede alcunché fino al termine, se non lo spiacevole infortunio a Di Natale, che esce in barella (una leggera distorsione al ginocchio che non dovrebbe preoccupare), guastando la gioia del successo e dell’ultima uscita stagionale di fronte al pubblico di Udine. L’Atalanta, in fin dei conti, tiene bene il campo e non sfigura, benché alla fine le motivazioni finiscano sempre per fare la differenza. Ora ci si prepara a congedarsi degnamente dal pubblico bergamasco, ricevendo all’ultima giornata il Chievo e festeggiando il cinquantennale della conquista della Coppa Italia.