Primi tre punti, pienamente guadagnati e meritati, per l’Atalanta di Edy Reja, che bagna l’esordio casalingo timbrando il successo contro la matricola Frosinone. Pronostico rispettato e obiettivo centrato alla vigilia della pausa di campionato e delle ultime mosse di mercato. Stadio rifatto a metà, colpo d’occhio tipico delle grandi occasioni e fairplay della salute con divieto di fumo in tutti i settori. Così la società Atalanta si presenta all’esordio casalingo del campionato, con oltre 10mila abbonati nel cassetto e altri 4.272 paganti nella calda serata di fine agosto che vede avversario di turno la matricola Frosinone. La squadra di Reja vuole apparire degna della cornice e gioca fin dalle prime battute con grande intensità. Confermato di fatto l’undici che ha quasi pareggiato alla prima giornata a San Siro contro l’Inter, con la sola eccezione di Grassi al posto dello squalificato Carmona. Il giovane prodotto del vivaio atalantino, esterno destro di centrocampo, interpreta molto bene il ruolo accanto a De Roon e Kurtic. La formula offensiva con Moralez e Gomez esterni e Pinilla punta centrale mostra di funzionare quando la squadra è capace di dare profondità all’azione. La coppia centrale difensiva ripaga ancora la fiducia, in attesa dell’impiego di Paletta e Toloi, così come Masiello e Dramè coprono bene le fasce.
La partita potrebbe sbloccarsi all’8’ quando il frusinate Blanchard sgambetta platealmente in area Pinilla nel tentativo di contrastarlo. Rigore che lo stesso attaccante cileno prova a trasformare facendosi ribattere la conclusione, pure angolata, da Leali che intuisce la traiettoria. Pinilla cerca subito riscatto due minuti dopo con una girata di testa che manda il pallone di poco alto sull’incrocio dei pali. Al 13’ Dramè in fase di ripiegamento commette il più clamoroso degli errori effettuando un retropassaggio fuori misura per Sportiello uscito dai pali. Bravo il portiere atalantino a correre all’indietro e anticipare il tap-in di Dionisi e Longo. Al 16’ Kurtic offre prova delle sue capacità balistica su calcio di punizione da 25 metri, mirando con precisione all’incrocio dei pali dove Leali arrivare con una mossa felina deviando in angolo. Al 18’ Dramè prova a riscattarsi impostando l’azione offensiva e ricevendo un invitante assist da Moralez, ma il suo tiro ravvicinato viene respinto ancora da Leali. Il vantaggio dell’Atalanta matura al 21’ quando, su cross da sinistra e tocco dei difensori laziali, Stendardo si avventa in scivolata sul pallone anticipando Blanchard e Leali. La squadra di Reja non concede opportunità al Frosinone, che prova a farsi vedere al 31’ con un rasoterra dalla distanza di Soddimo che finisce fuori. Sportiello blocca un tiro senza velleità di Gucher, poi al 41’ Gomez prova per ben due volte da fuori area, la prima con pallone di poco alto sulla traversa, la seconda con parata di Leali. Al 44’ il piccolo Moralez colpisce di testa di controbalzo tentando di sorprendere il portiere ma il pallone supera la traversa.
Al 5’ della ripresa azione dirompente di Moralez che salta due avversari, entra in area e calcia in diagonale, ma Leali devia in angolo. Un minuto dopo, sul fronte opposto, Dionisi calcia da fermo un diagonale rasoterra si cui Sportiello deve allungarsi per salvare il risultato. Il Frosinone comincia a pungere e all’8’, su azione da corner, Blanchard manda alto davanti a Sportiello. L’Atalanta macina gioco, soprattutto sulle fasce, ma non finalizza. Al quarto d’ora Moralez ruba palla a Blanchard e s’invola verso la porta avversaria, ma sceglie di affrontare il portiere, che gli neutralizza la conclusione, anziché confezionare un comodo assist per Pinilla libero di calciare a rete. Al 20’ inserimento in area bergamasca di Leandro Rosi che non trova lo specchio della porta. Al 23’ esce tra gli applausi Grassi e subentra Migliaccio. Alla ripresa del gioco Papu Gomez prende palla e da venti metri scaglia una bordata che fulmina Leali. Allo scoccare della mezz’ora Tonev, appena entrato in campo, calcia dalla distanza sull’esterno della rete. Al 32’ avvicendamento di Kurtic con Giorgi. Atalanta non paga, nonostante il doppio vantaggio, e al 35’ e al 38’ Leali si oppone per due volte ai tiri di Pinilla. Al 39’ palo pieno di Dramè con una conclusione da trenta metri.
ATALANTA-FROSINONE 2-0
Atalanta (4-3-3): Sportiello 6.5 Masiello 6.5 Stendardo 7 Cherubin 6 Dramè 6 Grassi 6.5 (23’ st Migliaccio 6) De Roon 7 Kurtic 7 (32’ st Giorgi sv) Moralez 7 Pinilla 6 Gomez 7 (42’ st Estigarribia sv). A disposizione: Radunovic, Bassi, Toloi, D’Alessandro, Conti, Brivio, Paletta, Monachello, Raimondi. Allenatore: Reja
Frosinone (4-4-2): Leali 6.5 Rosi 5.5 Blanchard 5 Diakitè 5.5 Crivello 5 Paganini 5 (30’ st Tonev sv) Gori 5 Gucher 5 Soddimo 5 (25’ st Carlini 5) Dionisi 5.5 Longo 5 (1’ st Ciofani D. 5). A disposizione: Zappino, Russo, Frara, Verde, Ciofani Matteo, Pavlovic, Sammarco, Chibsah, Bertoncini. Allenatore: Stellone
Arbitro: Celi 6
Assistenti: Schenone e Alassio. Quarto uomo: Manganelli. Arbitri di porta: Rocchi e Nasca
Ammoniti: Blanchard, Diakitè, Pinilla, Paganini, Dionisi. Recupero: 0, 4
Marcatori: pt 21’ Stendardo; st 24’ Gomez