Esemplare gesto di fairplay di A.Ri.Bi, l’Associazione per il rilancio della Bicicletta del CSI BERGAMO, che, insieme a Panathlon Club di Bergamo Mario Mangiarotti, ha deciso, nel nome dei valori che il mondo sportivo porta con sé, di acquistare una bicicletta e farne dono al giovane del Villaggio degli Sposi di Bergamo, vittima dell’increscioso episodio in cui una banda di ragazzini gli ha sottratto la sua bicicletta e il cellulare.
La lettera della mamma, apparsa sui giornali e sui social, ha attirato l’attenzione poiché poneva l’accento su quali rischi corrano, sia le vittime che questi giovani teppisti ormai avviati su una strada che li condurrà certamente a vivere esperienze non edificanti.
A.Ri.Bi, che da sempre promuove l’uso della bicicletta, nei percorsi Bike to work e Bike to school, desiderosa di ridare al ragazzo il suo mezzo per recarsi a scuola ed essere autonomo, e da sempre promotrice di iniziative solidali oltre che da sempre al fianco delle Forze dell’ordine per la divulgazione dell’educazione stradale, da subito si è attivata e decisa a dare un segnale di speranza e non poteva non trovare alleato migliore che nel Panathlon Bergamo Mario Mangiarotti.
Il Panathlon, infatti, è un Movimento internazionale per la promozione e la diffusione della cultura e dell’etica sportiva, secondo il riconoscimento ufficiale del CIO, e si propone di approfondire, divulgare e difendere i valori dello sport inteso come strumento di formazione e di valorizzazione della persona e come veicolo di solidarietà tra gli uomini ed i popoli. Il termine “Panathlon”, proveniente dalla lingua greca, può essere tradotto con l’espressione “insieme delle discipline sportive”, mentre il motto “Ludis Iungit” significa “uniti dallo sport”.
I due Presidenti Claudia Ratti e Gianluigi Stanga hanno dunque convocato i rispettivi Consigli che hanno deliberato all’unanimità di donare al ragazzo, la stessa bicicletta rubata insieme ad un casco e una divisa della UCB Unione Ciclistica Bergamasca.