Gherardo Noris una vita per lo sport

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Federica Sorrentino

Lo Sci Club Libertas Goggi, vera e propria istituzione nel panorama delle scuole di sci alpino, è nato il 6 novembre del 1953, voluto da Giancarlo Mangili, Mario Goggi e Renato Tarenghi con Attilio Vicentini primo presidente, seguiti da Ettore Gabrieli e Cleme Goggi. Dal 1985 il ruolo è ricoperto da Gherardo Noris, ingegnere di professione, 94 anni il prossimo 13 marzo, sportivo inossidabile e di razza. Nei giorni scorsi ha telefonato a Gustav Thoeni, lo sciatore che è stato legato in giovanissima età al sodalizio e più di altri ha rappresentato la valanga azzurra, in occasione del suo 70esimo compleanno. “Da quando ha lasciato la Guardia di Finanza, Thoeni è presidente onorario dello Sci Club Goggi – racconta Gherardo Noris – Una persona eccellente, di grande valore umano. Credo che lui sia lo sportivo più completo nella storia dello sci alpino, essendosi cimentato in tutte le quattro discipline, l’inventore del passo spinta. Lo avremmo voluto cittadino onorario di Bergamo, ma il nostro invito finora non è stato raccolto”.

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Scorrere l’elenco degli atleti che hanno fatto parte dello Sci Club Goggi significa ripassare la storia e la gloria dello sport bergamasco. Vengono in mente Fausto Radici, Paola e Lara Magoni, Roberto Spampatti fino ad arrivare a Sofia Goggia. Gherardo Noris non mette gli sci ai piedi da qualche anno, ma ogni volta che un suo atleta si stacca dal cancelletto è come se scivolasse con lui sulla neve ripida. “Tutti gli atleti sono nel mio cuore, li ricordo con grande affetto, le storie di ognuno di loro sono indimenticabili – dice Noris, da sempre attento alla crescita delle nuove generazioni – La scuola di sci è anche scuola di vita. Ci avvaliamo di dieci allenatori, non solo bravi tecnicamente ma altamente sensibili, come lo sono i consiglieri del nostro sodalizio. Ci prendiamo cura dei ragazzi e manteniamo un rapporto costante con le loro famiglie. In generale, rispetto al passato, c’è troppa ostentazione a spingere i ragazzi fin da piccoli a primeggiare. Non è’ un metodo equilibrato, perché lo sport deve essere anche divertimento e bisogna lasciare che i giovani maturino con più gradualità”. Gherardo Noris ha praticato una miscellanea di sport: dall’atletica al nuoto e al ciclismo, dal basket alla pallavolo. Arrivato da ventenne allo sci, senza primeggiare ma quanto è bastato per innamorarsene e farne la sua missione più importante da dirigente sportivo. Al punto da meritare il distintivo d’oro della Federazione Italiana Sport Invernali