I baby fenomeni Brandon Nakashima e Holger Rune, che passeranno da Bergamo prima di giocare da protagonisti le Next Gen ATP Finals di Milano, sono tra i più attesi al Trofeo FAIP-Perrel. Con cinque ex top-50 e ben quattordici giocatori meglio piazzati rispetto alla prima testa di serie del 2020, si annuncia una grande edizione, in programma dal 31 ottobre al 7 novembre. Non c’erano dubbi sulla bontà della nuova data del Challenger orobico (44.820€, indoor), ma l’entry list diffusa dall’ATP è andata oltre ogni aspettativa. Nel 2020, la prima testa di serie era il numero 156 ATP Lorenzo Giustino. Nel parco giocatori della sedicesima edizione ci sono ben quattordici giocatori con una classifica migliore: una lista d’oro, guidata dall’americano Brandon Nakashima, uno dei baby fenomeni del circuito mondiale. Classe 2001, è numero 83 ATP e sta ridando speranza al tennis a stelle e strisce. Quest’anno ha giocato due finali ATP consecutive (Los Cabos e Atlanta), più giovane americano dai tempi di Andy Roddick. Nato e cresciuto in California da mamma vietnamita e papà di origine giapponese, ha scelto Bergamo come prova generale in vista delle Next Gen ATP Finals, il Masters riservato ai migliori otto Under 21 del mondo, in programma a Milano la settimana successiva. La vicinanza tra le due città ha invogliato alcune Baby Star a mettere gli occhi sul Pala Agnelli, tappa ideale per arrivare al meglio all’happening milanese. È il caso di Nakashima, che per qualche tempo è stato seguito da Pat Cash, il quale aveva scommesso forte su di lui: “Credo che potrà essere testa di serie negli Slam già nel 2022” diceva l’ex campione di Wimbledon. La direzione sembra proprio quella. Sarà della partita un altro Next Gen, forse ancora più noto: nonostante sia n.124, molti ricordano la fantastica partita di Holger Rune contro Novak Djokovic al primo turno dello Us Open. Il giovanissimo danese (classe 2003) si era qualificato per il main draw alla prima presenza in uno Slam, e il sorteggio gli ha subito messo contro il numero 1. Lui non ha fatto una piega e gli ha tolto un set, prima di essere travolto dai crampi. Quest’anno Rune (che punta deciso al numero 1: “Diventare numero 2 non mi interessa” ha detto) ha scalato centinaia di posizioni e si è aggiudicato tre Challenger, tutti nella penisola italiana: Biella, San Marino e Verona. Con il suo vivace spirito agonistico, cercherà il poker in un torneo che negli ultimi anni ha lanciato futuri campioni.
VECCHIE CONOSCENZE E SPERANZE AZZURRE
Il profumo di Next Gen, tuttavia, non è l’unico motivo di interesse di un torneo pieno di nomi interessanti. Detto di un cut-off di ottimo livello per un ATP Challenger (attualmente fissato al n.204: significa che i tennisti sotto quella soglia dovranno giocare le qualificazioni), è opportuno segnalare che sono iscritti ben sette giocatori che nel recente passato sono stati tra i top-100 ATP. Tra loro spiccano il bosniaco Damir Dzumhur (n.23 nel 2018), il moldavo Radu Albot (n.39 nel 2019) e il kazako Mikhail Kukushkin (anche lui n.39, sempre due anni fa). Per tutti e tre sarà un ritorno a Bergamo dopo diversi anni. Nel caso di Kukushkin, l’ultima apparizione risale addirittura al 2010. Da segnalare anche la presenza di Illya Marchenko, in striscia positiva e impossibilitato a giocare la finale nel 2020 per i noti fatti legati alla pandemia, nonché ad altre due vecchie conoscenze del torneo: Ricardas Berankis (ex n.50) ed Evgeny Donskoy (ex n.65, prima testa di serie un paio d’anni fa). Ma non finisce qui: ci saranno anche due giocatori che stanno facendo ottime cose nel 2021 come il britannico Liam Broady e lo slovacco Alex Molcan, che soltanto un mese fa raggiungeva il terzo turno allo Us Open.
Non mancheranno gli italiani: l’unico ammesso di diritto è Federico Gaio, sempre a caccia di un posto tra i top-100. Alte probabilità che possano giocare Roberto Marcora (finalista nel 2019) e l’ilato-argentino Franco Agamenone. I due sono rispettivamente primo e terzo nella lista degli alternates. Discrete possibilità anche per Filippo Baldi, di nuovo in pista nel 2021 dopo un brutto stop per infortunio. Senza dimenticare che la Federazione Italiana Tennis ha a disposizione due delle tre wild card, che saranno concesse ad alcuni dei giovani più interessanti. Gli organizzatori hanno in mano il terzo invito e sono già al lavoro per fare un altro regalo agli appassionati. Dando un’occhiata più estesa alla lista degli iscritti, spiccano nomi di assoluto prestigio come Sergiy Stakhovsky (giustiziere di Federer a Wimbledon e vincitore di 4 titoli ATP), Lukas Rosol (vincitore del torneo nel 2009 e capace di battere Nadal a Wimbledon tre anni dopo), nonché Mischa Zverev, un passato da numero 25 ATP e fratello di Alexander, che si divide tra l’attività di giocatore e quella di commentatore per Eurosport. Uno dei tanti indicatori di un torneo che vive di un’esaltante mix tra gioventù, esperienza e giocatori di categoria. Il nuovo vestito autunnale sta decisamente bene al torneo di Bergamo. La città e il torneo lo meritavano.
Foto: l’americano Brandon Nakashima, classe 2001 e numero 83 ATP, uno dei baby fenomeni del circuito mondiale (credits: ufficio stampa Trofeo Faip Perrel)