Federica Sorrentino
Campione di sport, campione di solidarietà: il premio “Gasco”, intitolato alla memoria di Piero Gasco, medico e amministratore di Mondovì, è andato a Josip Ilicic, uomo e giocatore che incarna i valori che ne decretano l’assegnazione. Non solo eccelse prestazioni calcistiche (indimenticabile il poker di reti al Valencia in Champions League), ma una sensibilità non comune condivisa con i compagni di squadra e la società Atalanta per dimostrare concretamente l’attaccamento e la vicinanza a Bergamo, ferita dal Coronavirus, con un sostegno concreto agli ospedali nella lotta alla pandemia. Così come aveva donato il pallone della gara contro il Valencia all’ospedale “Giovanni XXIII”, allo stesso modo e con lo stesso spirito Josip Ilicic ha deciso di devolvere il “Gasco” all’associazione “Amici della pediatria”.
«I bambini dell’Asst Papa Giovanni XXIII – ha commentato l’associazione – sono abituati ad applaudire le sue magiche prodezze quando c’è stata la possibilità di vederlo allo stadio grazie all’Atalanta. Oggi non solo lo applaudono, insieme a tutti noi, per i fantastici risultati in campo, ma anche per la magia che ha fatto con il suo cuore pensando a loro: donare il premio Gasco. Grazie Ilicic per questo gol dritto a tanti piccoli cuori».
Il giocatore è stato raggiunto da una delegazione composta dal vicepresidente dell’Associazione “Dardanello”, Paolo Cornero, dal direttore di Tuttosport Xavier Jacobelli e dal nipote di Piero Gasco, Filippo, la cui madre peraltro è bergamasca, per la consegna fisica del premio, conferito a novembre nel corso di una cerimonia virtuale, e che vede partecipe anche il Rotary Club Mondovì. «Sono orgoglioso di essere utile alla città che amo, nel nome dell’Atalanta – ha commentato Iličić, rivolgendo un pensiero al suo Paese – Da noi la situazione è preoccupante, perché il virus ha colpito duro, le scuole sono chiuse da cinque mesi e a soffrire di più sono i bambini». «Josip Iličić è un campione nello sport e nella vita, un ragazzo molto sensibile – le parole di Paolo Cornero, vicepresidente dell’associazione ‘Dardanello’ – Credo che la storia di questo grande sportivo, incarni perfettamente i valori del premio ‘Gasco’, che oltretutto ricorda la figura di un medico, un uomo che ha speso la propria vita a curare il prossimo. Quanto fatto da Iličić, dall’Atalanta tutta e dai suoi tifosi per una Bergamo sofferente, messa in ginocchio dalla pandemia, costituisce una delle più belle storie di sport degli ultimi mesi».