In cerca dei prossimi Berrettini e Sinner. Con questo slogan è stata presentata la sedicesima edizione del Trofeo FAIP-Perrel, che nel 2020 fu il primo a patire le conseguenze della pandemia.
Il momento più tragico della storia recente del nostro Paese è partito proprio dal Challenger di Bergamo, che il 23 febbraio 2020 non ha potuto ospitare la finale per l’immediato blocco di ogni competizione. L’onda lunga della pandemia si è estesa fino al 2021, e c’è stato il rischio che il torneo perdesse la sua continuità, dando appuntamento al 2022. “Ma abbiamo voluto fortemente mantenere la continuità di una storia iniziata nel 2006 – ha detto il direttore del torneo, Marco Fermi -. Una volta ottenuta la copertura finanziaria, abbiamo scelto di partire trovando una nuova collocazione in calendario, con tutte le incognite del caso, brillantemente risolte. E nel cambio ci abbiamo guadagnato”. E dal Comune di Bergamo è arrivato l’ok per utilizzare i due palazzetti più importanti della città, il Pala Agnelli e l’Italcementi. “L’ATP era stata chiara in questo senso: per motivi di sicurezza, avremmo dovuto comprimere l’intera competizione all’interno del territorio comunale. Quando lo abbiamo fatto presente alle istituzioni, ci sono venute incontro in modo straordinario” ha aggiunto Fermi. Si giocherà dal 31 ottobre al 7 novembre e sarà l’inizio di un grande mese di tennis nel territorio italiano, una sorta di Via del Tennis che partirà da Bergamo per poi transitare a Milano (per le Next Gen Finals) e Torino (per le ATP Finals).
Presto per elencare i nomi delle wild card: di certo la FIT potrà sceglierne due per il tabellone principale, due per il doppio e due per le qualificazioni. Una per ogni tabellone sarà di pertinenza degli organizzatori, che cercheranno di migliore ulteriormente il campo di partecipazione. Nel frattempo, si godono un’entry list che accoglie un top-100 (Brandon Nakashina), due partecipanti alle Next Gen Finals (lo stesso Nakashima e il danese Holger Rune) e ben undici giocatori con un ranking migliore rispetto alla testa di serie numero 1 del 2020. Tra gli italiani, al netto delle wild card, è certa la partecipazione di Federico Gaio, ma è probabilmente che si aggiungeranno altri nomi: Roberto Marcora e Franco Agamenone sono tra i primi della lista. “Vorrei ricordare che ci sono sette giocatori che in un passato molto recente sono stati tra i top-100 ATP, di cui cinque tra i primi 50” ha ricordato Fermi, sottolineando come Bergamo offra sempre un intrigante mix tra esperienza e gioventù.
(photocredits: ufficio stampa Trofeo Faip Perrel)