Foppapedretti Bergamo lascia la scena del campionato cedendo 1-3 a Novara nella Gara2 dei quarti di playoff scudetto, ma esce a testa alta e onora come meglio non potrebbe il confronto dando lustro alla cornice di pubblico del PalaNorda tenendo testa alle avversarie dominatrici della regular season. L’auspicio di tutto il mondo della pallavolo è che la partita disputata il 12 aprile 2015 non sia l’ultimo atto della straordinaria storia sportiva del Volley Bergamo, perché il marchio Foppapedretti, che ha avuto il merito di creare un movimento con pochi eguali a livello europeo e costruito di stagione in stagione una squadra sempre di primo livello capace di diventare la più titolata in assoluta, si interroga sul futuro sportivo e societario. Restare competitivi richiede l’affiancamento di nuovi sponsor ed è la conditio sine qua non per garantire continuità a un vivaio di mille e passa giovani atlete. Un capitale umano e sportivo da difendere e valorizzare. L’ultimo trofeo nella ricchissima bacheca rossoblu è la Supercoppa italiana conquistata nel 2012. Negli ultimi tre anni prestazioni sempre dignitose, ma lontane dai fasti. Il management è riuscito a costruire rose in grado di cogliere risultati lusinghieri e giocarsela con le formazioni supercorazzate. Al confronto con Novara è legata una delle pagine più belle nella storia del volley femminile nazionale. Risale al 2004 l’avvincente finale scudetto decisa al quinto match a favore delle bergamasche dopo che le piemontesi si erano imposte nelle prime due sfide arrivando a giocarsi la vittoria in un match-ball annullato prima di essere rimontate e battute, dando il via alla clamorosa rimonta valsa il titolo alla Foppapedretti.
Lavarini schiera Loda, Blagojevic e Plack in attacco, Paggi e Melandri centrali, in regia Radecka, libero Merlo. Sul fronte novarese le ex rossoblu Signorile e Barun. L’avvio è di marca piemontese con un parziale di 6-1 che costringe Lavarini a richiedere il primo timeout tecnico. Alla ripresa Bergamo mette a segno una serie di cinque punti, che consente il riaggancio. Tornata in partita e ritrovati fiducia ed equilibrio, la Foppa dimostra di volersela giocare mettendo energia in tutti gli scambi. Al successivo timeout tecnico Novara si ritrova in vantaggio 12-8. Un muro di Melandri e un attacco vincente di Plak riavvicinano Foppa a due lunghezze (14-12), poi Novara torna a +4, margine che resiste fino al 20-16, quando Plak dimezza lo svantaggio. Sul 21-19 Barun mette a segno il proprio attacco e Lavarini chiama il secondo timeout. Loda riaccende le speranze per le rossoblu, poi l’americana Hill nelle file novaresi commette un errore di palleggio consentendo a Bergamo di portarsi a -1. Il pareggio al punto 22 arriva per merito di Plak che piazza il pallone dove le avversarie non possono arrivare. Segue un muro vincente di Sylla e le rossoblu si ritrovano in vantaggio. Dopo il timeout chiesto dal coach piemontese Pedullà, Novara si ritrova avanti per effetto di un proprio attacco vincente e di uno fuori di Sylla. La palla del set viene annullata da una invasione delle novaresi. Poi Blagojevic sbaglia la battuta concedendo un’altra chance alle avversarie, neutralizzata da un attacco di Loda. Arriva il terzo set-ball per le piemontesi, ancora annullato da Loda con un muro vincente. Un mani fuori riporta avanti Novara che si aggiudica il primo set 28-26 per un errore del libero Merlo.
La seconda frazione segue l’andamento di inizio incontro, con la variante di un margine crescente per Novara, che induce Lavarini a chiedere il timeout sul 9-5 per rimettere ordine agli scambi. La risposta arriva da un attacco vincente di Melandri, una battuta di Radecka e una parellela di Plak. Novara risponde due volte con le sue centrali, prima che Plak conquisti punto con un mano fuori. Il timeout tecnico arriva con le piemontesi in vantaggio 12-9. Tra attacchi vincenti ed errori delle avversarie, le rossoblu arrivano a condurre 15-14. Dopo il timeout tecnico di Pedullà infila tre punti consecutivi. Sul 17-15 per Novara, si gioca lo scambio più lungo e spettacolare concluso dal punto ottenuto da Paola Paggi. Poi Loda riporta Bergamo in parità. Novara prova ad allungare (20-18), ma paga un attacco fuori e un’invasione. Dal 20 pari Bergamo si ritrova in vantaggio con un attacco vincente di Melandri, prima della risposta delle avversarie che poi pasticciano ancora sotto rete e poi subiscono il muro di Plak (23-21). Il primo tempo di Chirichella riporta Novara a -1, ma Plak conquista due set-ball (24-22): il primo annullato da un mani fuori, il secondo sfruttato alla meglio da Sylla che schiaccia con potenza e precisione: 25-23 e un set per parte.
Il terzo set inizia praticamente con il timeout tecnico chiamato da Lavarini sul 4-1 per Novara. La Foppa torna subito in partita e dopo il pareggio arriva il sorpasso con Loda (7-6). Il controsorpasso delle piemontesi matura sul 10-9. Un muro di Melandri ristabilisce la parità (11-11) e sul 12-11 per Novara arriva il timeout tecnico. Nuovo allungo della squadra di Pedullà che si porta sul 14-11, interrotto da un attacco vincente di Sylla e dal servizio di Radecka che pesca impreparata Klineman. Bergamo ripassa in vantaggio con un attacco e un errore delle novaresi (15-14). Il 16esimo punto è frutto di una sorta di avvitamento di Melandri che piazza il pallone nel buco del campo avversario. Novara si riporta avanti nei tre scambi successivi e con due muri consecutivi il risultato diventa 18-16, tale da indurre Lavarini a chiedere il timeout. Dopo un altro muro messo a segno da Barun, la Foppa riaggancia Novara grazie agli attacchi vincenti di Plak e due di Sylla, che poi ottiene un mano fuori per il 20-19. Sylla risponde a due punti consecutivi di Novara che guadagna due lunghezze di vantaggio (23-21) con un muro fuori e un attacco vincente. La diagonale di Sylla non si fa attendere, poi Chirichella rspinge sul muro rossoblu che manda fuori e Barun completa mettendo a segno il punto decisivo per la conquista del terzo set (25-22).
Nel quarto set le rossoblu partono bene (3-1), facendosi poi superare da Novara che allunga (7-3). Dopo il timeout di Lavarini non si arresta la marcia delle piemontesi che si portano sul 10-4. Barun spadroneggia e accompagna Novara al timeout tecnico sul punteggio di 12-5. Il margine ampio regala anche sicurezza psicologica alle piemontesi che giocano con scioltezza. L’atteggiamento delle rossoblu è lodevole perché mettono cuore ed energia in ogni scambio. Il ritardo si riduce fino a quattro lunghezze 15-11 e 17-13, poi sul 18-13 Lavarini dispensa le ultime direttive per il finale di set che vede Novara chiudere con il parziale di 25-19. Il finale è un atto di straordinaria sportività con i sostenitori di Novara che inneggia a Bergamo.