L’Accademia di Giovanni Licini vince anche nella gara dell’inclusione

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Per la prima volta, Special Bergamo Sport e Accademia dello sport per la solidarietà si sono unite in un progetto che ha esaltato il concetto di inclusione. Nell’ambito dell’ormai classico contenitore del Torneo di tennis organizzato ogni anno dall’Accademia di Giovanni Licini, nove giocatori di wheelchair tennis hanno accompagnato altrettanti campioni di altre discipline per sfide di doppio misto, con un atleta in carrozzina e un normodato in campo insieme. Il modo migliore per abbattere le barriere e consegnare agli archivi un evento nuovo ma senz’altro da ripetere.

Siamo molto soddisfatti – spiega Denis Bonetti, presidente di SBS – di questo coinvolgimento in un evento che a Bergamo è ormai una piacevole tradizione della primavera. L’organizzazione è stata perfetta e noi siamo riusciti nel nostro intento: far passare l’idea che lo sport deve essere alla portata di tutti, superando quelle barriere che spesso si creano senza motivo tra atleti disabili e il resto del mondo sportivo“.

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Tennis Vip

Il trofeo era intitolato alla memoria di Mirko Pedretti, imprenditore di Sovere scomparso di recente a soli 45 anni. Il tabellone ha visto il successo in finale della coppia formata da Paolo Cancelli e Ciro Bresciani, a segno per 7-2 (si giocava sulla distanza di un set) contro Giovanni Zeni e Fabio Gallo. “Per quanto riguarda i nostri atleti – continua Bonetti, presidente e giocatore – erano presenti, oltre al sottoscritto e a Cancelli, anche il responsabile della sezione tennis di SBS Claudio Filipazzi, Erick Trovesi, e due delle ragazze del team, ossia Silvia Morotti e Vanessa Ricci, già campionesse d’Italia. Gli altri tre giocatori invece sono arrivati da società vicine alla nostra“.

Al di là dei risultati, che in questo caso rappresentano davvero un dettaglio, l’obiettivo del Trofeo Mirko Pedretti era quello di unire in un abbraccio collettivo due mondi dello sport che possono sembrare lontani, ma che hanno in comune sacrifici e lavoro per arrivare al raggiungimento di certi traguardi. Il tutto nel ricordo di una persona che ha lasciato una traccia importante del proprio percorso lavorativo ed è stata vicina al mondo dello sport. (U.S.)