L’Atalanta mata il Toro

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stendardo golCerte volte importante è metterla dentro e basta. Capita all’Atalanta quando è stretta nella gabbia del Toro e rischia di essere incornata. Brava e fortunata a trovare il tesoretto con una caparbia azione in mischia di Stendardo, la squadra di Colantuono lo difende e riesce a fare il bis con un altro difensore, Lucchini, che incorna di testa soffocando il prevedibile arrembaggio del Torino a caccia del pareggio. Non può passare inosservato che la svolta abbia coinciso con il cambio di modulo deciso da Colantuono e il conseguente cambio di passo della squadra, capace di ritrovare equilibrio e linearità nella gestione della palla. Il successo segna anche la fine di una tradizione contro per i bergamaschi e lo stesso Colantuono, che festeggia con un successo la panchina n.200 in partite di campionato con i colori nerazzurri di Bergamo. L’Atalanta fa il suo esordio casalingo stagionale in campionato per riscattare la sconfitta alla prima giornata ad opera del Cagliari, frutto di una prova che lo stesso Colantuono ha definito caratterizzata da poca efficacia e determinazione, e per scacciare il ricordo del pesante passivo (1-5) subito nella passata stagione proprio dal Torino, avversario di turno. Il tecnico nerazzurro conferma il 4-3-3 e l’undici iniziale schierato contro il Cagliari. Nelle file granata Ventura tiene Cerci (lieve problema muscolare)  in panchina, dove siede anche il neo acquisto Pasquale, e propone la coppia d’attacco formata da Immobile e Larrondo. La prima conclusione a rete è di Bonaventura che manda il pallone qualche centimetro oltre la traversa. Al 5’ risposta granata con Larrondo che sfrutta una verticalizzazione e calcia rasoterra, con parata sicura di Consigli. L’Atalanta prova a dare profondità alla sua azione ma non trova sbocchi perché sulla trequarti il Torino produce un efficace gioco di interdizione. Anzi la formazione bergamasca resta prigioniera delle maglie granata che si stringono ora intorno al portatore di palla, ora a formare la gabbia difensiva. Al 33’ improvviso lampo atalantino acceso da un assist a di Kone a centro area per Denis che controlla e in mezza girata di sinistro mira all’angolo destro del portiere Padelli, bravo ad allungarsi e deviare in angolo. Su tiro dalla bandierina Stendardo di testa sfiora la traversa. Al 35’ un’azione pericolosa dell’Atalanta si trasforma, dopo una palla persa al limite dell’area, in un rapido contropiede del Torino con El Kaddouri che, dopo una lunga discesa, colpisce l’esterno della rete. Sul corner conseguente Darmian colpisce la traversa. L’Atalanta sembra scossa e al 38’, su cross tagliato di Immobile, Consigli salva sulla linea su colpo di testa ravvicinato di D’Ambrosio. Poi tocca a Vives sparare una bordata finita alta sulla traversa. Allo scadere del primo tempo il Genoa fruisce di un calcio di punizione dal limite per intervento falloso di Stendardo su Immobile, che calcia sulla barriera. Nell’intervallo Colantuono lascia Livaja negli spogliatoi preferendogli Moralez. Accanto alla scelta tecnica, punita forse anche la testardaggine con cui ha mal governato taluni palloni. Dopo il calcio d’inizio del secondo tempo D’Ambrosio lancia in corsa Larrondo che di sinistro sfiora il palo. Al 7’ tunnel di Immobile a Stendardo e pallone che arriva in area a Larrondo che calcia di poco alto. Al 9’ esce Kone ed entra Lucchini. Colantuono abbandona il 4-3-3 e passa al 3-4-1-2.  Il cambio porta bene perché in mischia Stendardo aggancia il pallone e lo calcia di forza in rete. L’azione è confusa, Ventura in panchina contesta la posizione di Yepes davanti al portiere granata e viene espulso. Il Toro non si dà per vinto e al 19’ El Kaddouri, su calcio di punizione da poszione angolata, manda il pallone a stamparsi all’incrocio dei pali con il portiere Consigli proteso. Al 22’ grande gesto di sportività di Cerci che ferma la sua corsa e mette il pallone in fallo laterale per consentire di soccorrere Carmona rimasto a terra infortunato. Al 28’ Cerci parte sulla destra e si beve Del Grosso e Lucchini che lo ferma fallosamente e viene ammonito. A un quarto d’ora dal termine esce Bonaventura, decisamente non all’altezza delle sue possibilità, ed entra Baselli. Prima del 90’ ci prova pure Denis ma il suo tiro finisce a lato della porta di Padelli. Si chiude con il 2-0 che serve alla classifica e l’Atalanta che in un certo senso si riprende quanto la sorte le aveva tolto nella passata stagione nel match con il Torino.

Atalanta-Torino 1-0

forbes

Atalanta (4-3-3): Consigli 6 Raimondi 6 Stendardo 6 Yepes 6 Del Grosso 6 Carmona 6 Cigarini 6 Kone 5.5 (9’ st Lucchini 6) Bonaventura 5.5 Denis 6 Livaja 5 (1’ st Moralez 6) . A disposizione: Polito, Sportiello, Canini, Gagliardini, Brienza, Brivio, Nica, Marilungo, De Luca. All. Colantuono

Torino (3-5-2): Padelli 5.5 Darmian 6 Glik 6 (14’ st Cerci 6) Rodriguez 6 Moretti 6 D’Ambrosio 6 Basha 6 (39’ st Farnerud sv) Vives 6 El Kaddouri 6 Immobile 6 (41’ st Meggiorini sv) Larrondo 6. A disposizione: Gomis, Bovo, Maksimovic, Pasquale, Bellomo. All. Ventura

Arbitro: Bergonzi di Genova 6

Assistenti: Citro di Battipaglia e Manganelli di Valdarno; quarto ufficiale: Meli di Parma; giudici di porta: Massa di Imperia e Mariani di Aprilia

Marcatori: st 11’ Stendardo, 34’ Lucchini

Ammoniti: D’Ambrosio, Yepes, Lucchini, Larrondo, Cigarini. Espulso Ventura al 12′ st. Recupero: 1 + 2