L’Atalanta si sposa con l’acqua

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Pierpaolo Marino, direttore generale dell’Atalanta e riconosciuto stratega di mercato, è abituato a portare acqua al mulino. Oltre a non smentirsi, all’inizio della nuova stagione ha pensato di accompagnare uno storico marchio di sorgente minerale, la fonte Lete, alla corte dell’Atalanta. Un’acqua che nel recente passato ha portato fortuna al Napoli, passato dalla C1 alle coppe europee, e che ora figura tra gli sponsor del club nerazzurro. Il marchio Lete vanta un consolidato posizionamento nel mondo dello sport e recenti studi pubblicati su riviste mediche che ne attestano l’azione verso chi si sottopone a fatica muscolare. Un inciso che si accompagna alla sponsorizzazione e al progetto di collaborazione, al momento su base annuale. L’accordo viene annunciato mentre la fase di preparazione precampionato volge al termine e si profilano le valutazioni sulla rosa atalantina, di cui fanno parte ancora i pezzi pregiati Schelotto e Peluso. Mister Colantuono è felice di averli a disposizione, ma Pierpaolo Marino fa capire che tutto può succedere qualora si presentasse l’occasione per consentire loro di fare il salto di qualità in una grande squadra, ovviamente in presenza di un’adeguata contropartita tecnica. L’ormai certo ritorno di Stendardo in difesa, la partenza annunciata di Gabbiadini con arrivo probabile del centrocampista australiano Troisi (anche se a Marino ricordo solo l’indimenticabile attore di nome Massimo), sono rumors ricorrenti. E’ certo che l’Atalanta non smobilita e la rosa può solo rafforzarsi. Con quali nomi? Certamente non con quelli altisonanti in periodo di mercato e poi tutti da verificare alla prova dei fatti. Marino preferisce stupire sul campo. Come dire: aspettate e vedrete. Non manca un passaggio sulla vicenda calcioscommesse. Nella passata stagione l’Atalanta ha pagato con la responsabilità oggettiva talune nefandezze commesse a discapito della squadra e della società e quest’anno si ritrova a dover sopportare un fardello meno pesante in termini numerici ma non meno condizionante sotto l’aspetto psicologico. Occorrerà grande professionalità, impegno e preparazione da parte di tutti per affrontare un campionato reso ancora più difficile dalla risalita di due squadre di grandi tradizioni come Torino e Sampdoria. Il che rende la lotta per la permanenza in A ancora più dura. Un campionato da affrontare con il supporto immancabile del dodicesimo uomo, rappresentato dal pubblico. L’Atalanta vuole raggiungere quota 20mila abbonati. Per coloro i quali lo avevano sottoscritto nella passata stagione c’è ancora tempo per far valere il diritto di prelazione.

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