Prima o poi doveva succedere. Dopo aver lasciato tanti punti per strada fuori casa, l’Atalanta ne raccoglie tre, pesanti e meritati, allo stadio Olimpico costringendo la Lazio alla sconfitta. Decisivo al quarto d’ora del secondo tempo il tap-in di Maxi Moralez che ci mette il piede su respinta di Marchetti, che fa muro al colpo di testa ravvicinato di Estigarribia, schierato a destra nel quartetto di centrocampo. Ancora più pesante l’espulsione di Candreva appena 4’ dopo il vantaggio atalantino. E infine contributo fondamentale quello offerto da Consigli, che difende la porta come meglio non potrebbe. Infine, il punteggio potrebbe essere più rotondo se Bonaventura non fallisse nel finale il raddoppio. Spalti desolatamente vuoti nella parte dove si concentra il tifo laziale, che protesta contro la presidenza Lotito, ma ciò non può essere attenuante per la squadra di Reja. L’atteggiamento dei biancocelesti favorisce l’Atalanta che controlla e poi colpisce. Non è una partita da annali del calcio, ma la squadra di Colantuono recita benissimo la sua parte e smorza il 4-3-3 laziale. Sugli scudi Baselli, schierato in cabina di regia al posto dell’indisponibile Cigarini, l’ottimo Bonaventura e l’attento Brivio, che mostrano di meritare la convocazione di Prandelli per lo stage azzurro. Solida la coppia centrale Stendardo-Yepes, senza sbavature la prestazione sulla destra di Belanouane, Carmona fa la sua parte consistente sulla mediana, Denis si muove e crea spazi in avanti e Moralez firma un’altra vittoria esterna. Non sono frequenti, ma di solito c’è sempre lo zampino del Frasquito.