ITALIA | ESTONIA | ||
Donnarumma | 7.2 | Hein | 7.8 |
Di Lorenzo | 7.5 | Schjonning-Larsen | 5.2 |
Bastoni | 8.2 | Paskotsi | 5.7 |
Calafiori | 7.5 | Kuus | 6.6 |
Dimarco | 7.5 | Saliste | 5.9 |
Politano | 7.5 | Palumets | 5.9 |
Barella | 7.1 | Shein | 6.3 |
Tonali | 8.2 | Kait | 6.3 |
Zaccagni | 7.1 | Kristal | 5.7 |
Kean | 7.9 | Sinyavskiy | 6 |
Retegui | 10 | Sappinen | 5.8 |
Gattuso | 7.52 | Henn | 5.99 |
Esposito | 6.3 | Saarma | 5.9 |
Cambiaso | 7.5 | Soomets | 5.8 |
Raspadori | 8.4 | Ainsalu | 5.6 |
Orsolini | 6.2 | Tamm | 5.9 |
Locatelli | 6.4 | Anier | 5.7 |
RINO GATTUSO promosso a pieni voti. Ne ha fatta di strada rispetto ai suoi esordi da allenatore e dimostra di essersi evoluto. Mette in campo una squadra con due punte come Retegui e Kean, due ali come Politano e Zaccagni, un centrocampo di qualità con Barella e Tonali e una difesa sempre pronta a portarsi in avanti con la velocità di Dimarco e Di Lorenzo protetti da Calafiori e Bastoni. Una partita votata all’attacco dal primo all’ultimo minuto. Nel primo tempo è mancato solo il gol, ma Gattuso ha dimostrato di credere nelle sue scelte e anche il secondo tempo è iniziato con gli stessi undici. Alla fine ha vinto largamento per 5-0 su una Estonia chiusa a riccio. Ma il muro estone è stato sgretolato. Lunedì c’è Israele e tutti si aspettano il bis.
MATEO RETEGUI è tornato a Bergamo e lo si è ritrovato allo stesso modo di quando è partito. Ha fatto una gara di altissimo livello soprattutto nel secondo tempo. Il migliore in assoluto. Il suo dono di sentire la porta e di trovarla in tutti i modi: di testa e di piede (indifferentemente destro e sinistro) è sempre vivo. La doppietta siglata sotto la curva dei suoi vecchi tifosi gli ha fatto tornare alla mente le gesta consumate dentro questo stadio di con l’Atalanta. Osannato dai tifosi ed esaltato dai cronisti, Retegui, anche se è andato a giocare in un campionato forse meno competitivo, conserva intatta la sua classe cristallina.
SANDRO TONALI è il classico giocatore che abbina alla qualità anche quantità. Corre per due. Lo trovi in ogni dove del campo e con la sua classe illumina le giocate. Ha tentato più volte il tiro verso la porta ma ha trovato davanti a sé un muro invalicabile della difesa estone e quando la palla è arrivata in porta c’era sempre Hein che ha parato di tutto e di più.
KARL HEIN è stato il migliore della Estonia. In una squadra abbondantemente sotto la sufficienza (non si è salvato nessuno) lui ha brillato per le tante parate. Se nel primo tempo non ci sono stati gol azzurri è perché è arrivato ovunque parando qualsiasi tiro gli capitasse nei paraggi. L’Arsenal ci ha visto giusto e non se lo lascerà scappare facilmente.