Primo stop per l’Albinoleffe

389

Una domenica decisamente da dimenticare per la Celeste che incassa la prima sconfitta della sua nuova avventura in LegaPro dopo aver pianto la scomparsa di Pierangelo Zanini, una delle colonne della squadra che diede il via alla salita dalla C2 alla B, al quale è stato fatale l’ultimo tackle sul manto stradale anziché quello verde. A Carpi l’Albinoleffe concede un tempo bello e buono all’avversario e il doppio vantaggio che avrebbe potuto essere recuperato nella ripresa con un po’ di fortuna e maggiore decisione. E proprio questa seconda considerazione lascia intuire quanto rammarico ci sia per non aver espresso tutto il potenziale che la squadra appare un in grado di esprimere. Bene fa Alessio Pala a sottolineare che una formazione giovane non deve dipendere dalle chioccia di turno, ma mettere in pratica quello che si prepara durante la settimana. Sotto di due reti dopo la prima mezz’ora, frutto di un gentile omaggio a Kabine lasciato libero di colpire di testa e a Pasciuti su azione nata da rimessa laterale, l’Albinoleffe sembra andare incontro al tracollo. Senza Taugourdeau e con Martinovic trequartista alle spalle di Pesenti e Andrea Belotti la squadra soffre. Per questo mister Pala corre ai rimedi inserendo  Pirovano, che va a occupare il posto di esterno destro difensivo consentendo a Salvi di avanzare sulla mediana, e Pontiggia che si posiziona a sinistra sulla linea di centrocampo con Girasole nel mezzo e Corradi a sostegno dei due attaccanti. I risultati arrivano ben presto perché Andrea Belotti riapre la partita con un tiro secco dai sedici metri a mezz’ora dalla fine e a metà ripresa mette fuori il pallone del pareggio. Nelle ultime battute Regonesi inventa uno dei suoi proverbiali cross arcuati su cui si avventa un nugolo di maglie blucelesti senza che nessuno riesca a buttarla dentro. Al ’93 Pontiggia tenta il tiro della domenica, la traiettoria è giusta ma lo è anche il piazzamento del portiere carpigiano Sportiello e le speranze di portare a casa un punto si spengono. Primo stop dopo cinque risultati utili, ma si poteva e doveva fare di più. L’Albinoleffe ha dimostrato in ogni circostanza di avere nelle gambe dei suoi giocatori una marcia in più che non sempre riesce ad esprimere. Per farlo ci vogliono anche cuore e testa.

forbes