Gian Battista Gualdi
Ha toccato la città di Bergamo il cammino del podista Maurizio Grandi, donatore di Avis originario di Carugate che, attraversando il nord Italia da Trieste ad Aosta, vuole sensibilizzare quante più persone possibili alla donazione di sangue e plasma.
Maurizio Grandi è giunto il 30 giugno scorso alla Casa del Donatore di Bergamo, accolto da Paolo Comana, Presidente di Avis Comunale Bergamo, Oscar Bianchi, Presidente di Avis Regionale Lombardia, e Marcella Messina, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Bergamo. Un momento di incontro con il podista che, partito da Piazza Unità a Trieste lo scorso 13 giugno, si appresta a percorrere 900 km con zaino in spalla e tanta determinazione. L’arrivo ad Aosta è previsto per il 16 luglio.
Obiettivo dell’iniziativa, dal nome simbolico “Quattro passi da Trieste ad Aosta”: sensibilizzare quante più persone possibili alla donazione di sangue e plasma. Maurizio, pensionato di 62 anni, ha già diverse esperienze simili alle spalle, tragitti lunghi anche più di 1.500 km, sempre al fine di perseguire il medesimo obiettivo. Maurizio Grandi ha fatto il sui ingresso in provincia di Bergamo nel corso della sua 17ª tappa, che lo ha portato da Brescia a Grumello del Monte. Giornata che lo ha visto tagliare il traguardo dei 500 km e ritrovarsi a metà della sua avventura a sostegno della missione avisina. Dopo l’incontro con il giovanissimo consiglio di Avis Grumello del Monte, c’è stato spazio anche per un incontro con il consiglio di Avis Brusaporto, altra sezione avisina molto ben radicata nel tessuto del volontariato bergamasco. Quindi l’approdo nella città di Bergamo.
Il cammino di Maurizio Grandi, 62 anni, ex bancario e istruttore di atletica, è fatto di tappe intermedie fino a 38 km al giorno. Un cammino costellato di piste ciclabili, sentieri di campagna e strade provinciali. Da trent’anni Maurizio Grandi è iscritto alla sezione Avis di Carugate, sezione che quest’anno festeggia il sessantesimo anniversario di fondazione. Ricorrenza che ha ispirato la camminata. Zaino da 9 kg, scarpe da ginnastica, Maurizio Grandi ritiene che percorrere i 900 km da Trieste ad Aosta sarà stato un successo anche riuscendo a convincere una sola persona a entrare nell’esercito dei donatori di sangue. Anche il periodo scelto per mettersi in cammino riveste un preciso significato. Storicamente, nei mesi di luglio e agosto le donazioni crollano. La sua speranza è di contribuire a sovvertire questa tendenza.