Non si può dire che il confronto tra Atalanta e Catania riscaldi gli animi e l’entusiasmo in una fredda domenica d’inverno. Il sole illumina il terreno di gioco, chi dovrebbe farlo in campo invece langue. L’assenza di un uomo d’ordine come Cigarini pesa sulla dinamica e l’economia del gioco dell’Atalanta che non trova le risposte sperate in fase offensiva con l’innesto dell’ex palermitano Brienza. Né tantomeno il Catania, nel rispetto di un quadro tattico consolidato, riesce a esprimere una prestazione che vada oltre il detto “primo non prenderle”. Il risultato a reti bianche diventa così la logica conclusione di un match abbottonato.
Senza Cigarini in cabina di regia, Colantuono propone Carmona centrale nel centrocampo a tre con Giorgi e Biondini laterali e fa esordire Brienza in linea con Bonaventura alle spalle di Denis. Nel modulo ad albero di Natale confermato il blocco difensivo con Stendardo e Canini centrali e Scaloni e Del Grosso esterni. Maran, con tutti gli effettivi a disposizione, tiene in panchina Legrottaglie ma lascia intatto il suo classico 4-2-3-1.
L’Atalanta prova a prendere subito l’iniziativa, ma non riesce a superare l’ermetica retroguardia etnea. Le due difese hanno sempre buon gioco. Per la cronaca la prima conclusione a rete si registra al 18’ ad opera di Gomez, il cui rasoterra debole e centrale è preda di Consigli che blocca senza difficoltà. Dopo l’uscita di Capuano per problemi fisici e l’ingresso in campo di Marchese, Denis prova a sorprendere il portiere Andujar con un tiro di collo pieno sbagliando la mira. Alla mezz’ora Brienza si accentra e apre sulla destra per Scaloni che, completamente smarcato, effettua un cross fuori misura. Al 35’ improvvisa fiammata offensiva del Catania con Bergessio che mette a centro area atalantina un pallone rasoterra su cui Castro arriva in ritardo per la deviazione vincente. Due minuti dopo colpo di testa di Denis che non dà pensieri a Andujar. Più pericolosa la squadra di Maran che al 42’ va al tiro con Gomez dai 25 metri: conclusione insidiosa che costringe Consigli alla deviazione in angolo. Allo scadere del primo tempo Denis ha la possibilità di calciare dai 16 metri ma il suo destro è alle stelle. Al 7’ ripresa scintille tra Novanetura e Alvarez che costano il giallo all’atalantino. La squadra di Colantuono ha difficoltà ad affondare, i siciliani diventano pericolosi nelle ripartenze anche se non finalizzano. La manovra langue e il mister nerazzurro decide di sostituire Carmona con Cazzola. Poi sarà la volta di Radonanovic per Cazzola. L’Atalanta prova ad alzare il ritmo. Al 23’ Brienza si procura un calcio di punizione dal limite dell’area ma il suo successivo tentativo s’infrange sulla barriera. Al 25’ su azione da corner Bonaventura conclude di poco a lato. Alla mezz’ora il numero 10 nerazzurro ci riprova dal limite ma il pallone finisce alto sulla traversa. Quando al 31’ calcia in acrobazia su cross di Brienza, il suo tiro viene respinto in angolo da Marchese. Nel finale spazio per Livaja che subentra a Denis e fa il suo esordio con l’Atalanta, rimediando al 44’ l’ammonizione per una caduta in area piuttosto plateale. Gli ultimi tentativi portano la firma di Radonanovic, autore di due conclusioni che si spengono a lato.
ATALANTA-CATANIA 0-0
Atalanta (4-3-2-1): Consigli 6 Scaloni 6 Stendardo 6.5 Canini 6 Del Grosso 6.5 Giorgi 5 Carmona 5 (17’ st Cazzola 6) Biondini 5.5 (28’ st Radovanovic 6) Bonaventura 6 Brienza 6 Denis 5.5 (36’ st Livaja sv). A disposizione: Polito, Bellini, Moralez, Budan, Contini, Brivio, Raimondi, De Luca, Parra. Allenatore: Colantuono
Catania (4-2-3-1): Andujar 6 Alvarez 6 Bellusci 6 Spolli 6 Capuano sv (22’ pt Marchese 6) Izco 6 Lodi 6 Barrientos 5.5 Castro 5.5 Gomez 5.5 (35’ st Biagianti sv) Bergessio 6. A disposizione: Frison, Potenza, Almiron, Rolin, Legrottaglie, Ricchiuti, Keko, Terracciano, Salifu, Doukara. Allenatore: Maran
Arbitro: Massa di Imperia 6
Assistenti: Crispo di Genova e De Luca di Pescara; quarto ufficiale: Marzaloni di Rimini; giudici di porta: Mariani di Aprilia e Palazzino di Ciampino
Ammoniti: Scaloni, Del Grosso, Bergessio, Bonaventura, Alvarez, Biondini, Castro. Recupero: 1, 4’