Sulla vicenda del palazzetto Volley Bergamo lamenta un di più di costi e chiede che abbia una capienza di almeno 3.000 persone

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La notizia dello slittamento di un anno della costruzione del nuovo palazzetto dello sport di Bergamo sta facendo un po’ di rumore nelle società sportive che ne dovranno poi fare uso. È il caso del Volley Bergamo 1991 che lamenta un di più di costi e l’assicurazione che quando sarà pronto, possa ospitare almeno 3.000 persone per poter disputare le gare dei playoff. Le ragioni del Volley Bergamo si pssono leggere nel seguente comunicato:

La conferma della costruzione di un nuovo palazzetto dello sport a Bergamo è notizia importante e positiva per le società sportive del territorio e per il Volley Bergamo 1991.

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La probabile previsione di fine lavori per l’avvio del campionato 2025-2026 ci costringerà però a una/due ulteriori annate di gare lontano dalla città con conseguenze economiche gravose che ricadranno inevitabilmente sul bilancio societario.

L’imprevisto aumento delle spese per il trasferimento in sede di gioco e per allenamenti lontani da Bergamo per la seconda/terza, inaspettate stagioni agonistiche, porterà infatti ad accrescere ulteriormente la voce dei costi nel budget già oggi, nonostante gli aiuti, estremamente gravato da extracosti dovuti anche ai continui trasferimenti.

Dovremo analizzare e soppesare nuovamente, nei prossimi mesi, le previsioni di spesa e dovremo metterci al lavoro per trovare nuove strategie anche in sede territoriale, soluzioni e introiti che ci permettano di non andare a mettere in discussione gli investimenti previsti per salvaguardare e rinforzare il patrimonio tecnico e atletico della squadra.

Ci auguriamo che l’ulteriore ritardo nella progettazione e costruzione del nuovo palazzetto tenga conto della necessità, già segnalata da tempo, di rivedere la capienza minima portandola quantomeno a 3.000 posti per poter consentire alla nostra squadra, così come ad altre, di giocare i Play Off Scudetto, poiché diversamente dovremo attrezzarci, per l’ennesima volta, nella ricerca di una struttura che ci possa ospitare per tali eventi“.