Rientrare dopo sette mesi di stop e mettere insieme una striscia di 10 vittorie consecutive, tra singolare e doppio, non è una impresa da poco per nessuno. Eppure, la bergamasca Lisa Pigato ci è riuscita. Fino a qualche tempo fa era considerata una delle promesse più brillanti del tennis italiano under 21 – un primato giustificato anche dal suo ranking WTA, dove ha raggiunto il 318° posto in singolare. Poi, però, una serie di sfortunate vicende hanno rallentato la sua ascesa a partire dalla metà del 2024: prima una pubalgia, poi un’ernia inguinale che l’ha costretta a subire un intervento chirurgico e a fermarsi per lungo tempo. Dopo mesi dedicati a recuperare fisicamente, i primi allenamenti sono arrivati all’inizio dell’anno, seguiti finalmente dal tanto atteso ritorno nei tornei.
Il percorso di rinascita è cominciato con la vittoria di un Open locale a Giussano, segnale di umiltà e determinazione per rimettersi in gioco partendo dalle basi. Successivamente, Lisa ha scelto il circuito ITF come trampolino per risalire la classifica, debuttando ad Antalya in un torneo da 15 mila dollari, la fascia più bassa nel circuito professionistico. Dopo una eliminazione al primo turno del singolare contro l’argentina Luisina Giovannini (18 anni, 369 WTA), è arrivata però quell’impressionante striscia vincente: prima il titolo in doppio nello stesso torneo insieme alla connazionale Vittoria Paganetti, e poi, nella competizione successiva – sempre ad Antalya ma con un montepremi di 30 mila euro – sei vittorie consecutive che l’hanno portata dalle qualificazioni fino alla semifinale.
Sebbene simili risultati possano non sembrare straordinari rispetto al talento complessivo della giovane bergamasca, vanno contestualizzati: si tratta di una giocatrice che ha ripreso da poco dopo mesi complicati, durante i quali avrebbe potuto perdere fiducia. Invece, con il supporto del padre Ugo – ex tennista professionista tra gli anni ’80 e ’90 e oggi suo allenatore – Lisa ha affrontato il percorso con pazienza. Prima una preparazione fisica limitata fino al pieno recupero, poi il ritorno in campo per ricostruire confidenza nei colpi, iniziando proprio dal doppio, disciplina che le ha già regalato importanti soddisfazioni.
Nel doppio Lisa eccelle grazie a una innata propensione all’attacco e a una manualità notevole. Non è un caso che nella sua carriera abbia già conquistato due titoli ITF da 60 mila dollari (a Roma e Brescia rispettivamente con Matilde Paoletti e Nuria Brancaccio) e persino il Roland Garros Junior 2020 in coppia con Eleonora Alvisi, superando in finale le russe Bondarenko e Shnaider (con quest’ultima che oggi occupa la 13.a posizione WTA in singolare). Dopo quel trionfo parigino le carriere delle due compagne si sono divise, ma Lisa ha continuato a farsi valere al fianco di altre colleghe quali Paganetti, Brancaccio, Paoletti e altre ancora. Tra queste spiccano Martina Colmegna, Angelica Moratelli, la rumena Rosca e la lettone Vismane. Splendide sono state anche le sue prestazioni in Serie A1 con la Canottieri Casale, spesso in coppia con Sara Errani.
Nonostante i successi nel doppio, oggi la priorità della giovane bergamasca resta il singolare. Con colpi potenti e margini di miglioramento significativi, Lisa sta affinando un gioco sempre più solido e meno incline agli errori. La strada richiede tempo e pazienza – suo padre/allenatore lo sottolinea spesso – ma c’è materia prima su cui costruire. È per questo che l’ottimismo non manca nella famiglia Pigato.
A livello giovanile Lisa si era già distinta raggiungendo il 37° posto nel ranking ITF Under 18 e battendo avversarie che oggi brillano sul circuito maggiore come Diana Shnaider, Linda Noskova e Diane Parry. Anche da professionista ha saputo dimostrare il suo valore: due anni fa vinse una partita nel tabellone principale degli Internazionali BNL d’Italia grazie a una wild card concessa dalla Federazione; mentre a Parma, sempre nel 2021, si prese i complimenti di Serena Williams (che l’aveva appena battuta per 6-3 6-2), dopo aver piegato nelle qualificazioni Liudmila Samsonova.
Ora questo momento difficile l’ha messa alla prova, ma Lisa è ben consapevole che fa tutto parte del percorso. L’obiettivo è ritrovare continuità durante il 2025, per capire davvero il valore di una figlia d’arte che vuole lasciare una traccia importante del suo passaggio. (Fonte: Fitp)