Volley Rossoblù per il Bosco della Memoria

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Luca Lembi

Il Volley Bergamo, oltre a rappresentare da un quarto di secolo la pallavolo nella serie A femminile, ha una speciale vocazione solidale che non manca di mettere in atto ogni qualvolta si presenta l’occasione. E le rossoblù si sono schierate in favore del progetto di creazione dell’area boschiva al Parco della Trucca di Bergamo, in ricordo delle vittime del Covid-19. Saranno testimonial del “Bosco della Memoria”. Una partita che fa saltare gli schemi e coinvolge tutti per un obiettivo comune: così’ il Volley Bergamo motiva l’affiancamento all’iniziativa con cui l’amministrazione comunale di Bergamo, adottando il progetto pensato dall’Associazione Comuni Virtuosi, intende creare un luogo vivo e partecipato – anche attraverso la  campagna di crowdfunding lanciata sulla piattaforma Produzioni dal Basso – per contrapporre a una tragedia immane un’immagine di speranza e di futuro.
Le atlete più rappresentative della compagine cittadina presteranno la loro immagine per sensibilizzare il pubblico con una serie di mini-video che verranno diffusi sui social e sul sito della società rossoblù, offrendo un contributo fondamentale in un match altamente simbolico.
«È con orgoglio che accettiamo l’invito ad essere testimonial di un progetto che tocca il cuore dei bergamaschi e non solo – dichiara Giovanni Panzetti, Direttore Generale del Volley Bergamo – Non si possono cancellare i giorni di un dolore così grande. Di una tragedia che ha travolto Bergamo e che la nostra città ha vissuto con dignità, in silenzio, ma con una profonda sofferenza. Non possiamo dimenticare. Per questo pensiamo che il “Bosco della Memoria” sarà il simbolo di una vita che continua nel segno di chi ci ha lasciato».
La cerimonia di posa del 18 marzo segnerà la partenza ufficiale di un intervento che prevede, entro il prossimo autunno, la piantumazione complessiva di circa 750 tra alberi e arbusti presso il Parco della Trucca, area verde scelta per la prossimità al “Papa Giovanni XXIII”, presidio sanitario più coinvolto nella lotta al virus durante la prima ondata e ancora oggi impegnato nella battaglia.

forbes

Ideatore del Bosco della Memoria è Marco Boschini, coordinatore dell’Associazione Comuni Virtuosi. “Abbiamo scelto di piantare alberi e non erigere monumenti – sottolinea – perché alla natura degli alberi è associata la vita. Il bosco che cresce è il luogo dove ricominciare a stare vicini, in sicurezza, e che conserva la memoria invitando a guardare al futuro”.