di Marco Cangelli
Il podio a squadre non è arrivato, ma il World Team Trophy ha regalato importanti segnali per il pattinaggio di figura bergamasco.
Il movimento orobico ha avuto modo di sfruttare l’ottima prestazione di Matteo Rizzo nell’individuale artistico, che ha colto la seconda posizione nel programma libero consentendo all’Italia di concludere la kermesse al quarto posto.
Reduce dall’ottava piazza nello short program, l’atleta di stanza all’IceLab di Bergamo ha completato un quadruplo toeloop e un quadruplo loop, oltre che la sequenza in zona bonus triplo axel/doppio axel ottenendo così un giudizio di 187.35.
Un risultato frutto dell’ottima prestazione a livello tecnico che ha visto il portacolori delle Fiamme Azzurre cogliere attestarsi a quota 99.24, mentre nelle components l’allievo di Franca Bianconi ha totalizzato 88.11 punti migliorando di dieci lunghezze il proprio personale e terminando alle spalle soltanto al sudcoreano Junhwan Cha (187.52).
Podio parziale anche per Sara Conti e Niccolò Macii, che si sono confermati la terza forza a livello mondiale nel settore coppie dominato dagli americani Alexa Knerim e Brandon Frazier (147.87), che hanno preceduto i giapponesi Riku Miura e Ryuichi Kihara (143.69).
Per la seconda volta nella loro carriera la 22enne di Zanica e il 27enne milanese hanno superato la soglia dei 130 punti nel segmento “infiammando” il ghiaccio di Tokyo e vincendo la sfida con i canadesi Deanna Stellato Dudek e Maxime Deschamps.
Nonostante una time violation e una caduta nel triplo salchow lanciato, il duo dell’IceLab ha completato in maniera positiva dieci elementi su undici in programma totalizzando 130.22 punti (65.20 nel tecnico, 67.02 nelle components).
Il risultato ottenuto dagli azzurri ha consentito all’Italia di concludere la kermesse nipponica ai piedi del podio con 65 punti in una graduatoria dominata dagli Stati Uniti che hanno colto il successo con 102 punti davanti a Giappone e Sud Corea.