All’Atalanta servono qualità, freschezza e fame

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Luca Percassi, Lee Congerton e Tony D’Amico da Zingonia hanno mandato un segnale forte e chiaro: a Bergamo si lavora per rafforzare la squadra. Si lavora uniti. Tutti remano dalla stessa parte ascoltando le indicazioni del mister. Il mercato, come sempre, sarà difficile, ma nulla viene lasciato intentato.

Cosa servirà a questa Atalanta, allora, per continuare a sorprendere la categoria? Tre cose, fondamentalmente: qualità, freschezza e fame. Queste tre caratteristiche emergono dal discorso di Tony D’Amico, che sul mercato andrà alla ricerca di giocatori che avranno voglia di fare, ma, soprattutto, voglia di essere atalantini, di calarsi nella mentalità con la voglia di superarsi.

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Senza qualità non si va da nessuna parte. E Gasperini lo ha sottolineato più volte. Quindi uno o due nomi eccellenti si dovranno spendere (Demiral pare essere stato confermato). Freschezza vuol dire ringiovanire la rosa, perché senza volerlo dopo sei anni i ragazzi di Gasperini sono diventati giocatori maturi e “invecchiati” tutti insieme. Qui Congerton è stato chiarissimo: li cercheremo puntigliosamente. Infine, la fame. Perché senza voglia di emergere, senza avere l’intenzione di superare il proprio limite si rischia di rimanere indietro.

La luce è accesa, la triade si è formata per scelta consapevole, la proprietà americana ha demandato questa responsabilità all’a.d. Luca Percassi che con Congerton e D’Amico pare aver già messo le basi per lavorare sodo e riportare l’Atalanta più in alto possibile.

Il mercato sarà lungo, chiuderà il 31 agosto. L’obiettivo minimo è dare a Gasperini una squadra già all’inizio del ritiro ai primi di luglio con una fisionomia ben precisa. Aspettiamo con fiducia e pazienza. A noi il messaggio è piaciuto.