Atletica giovanile più che promesse

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Gian Battista Gualdi

I Campionati Italiani Juniores e Promesse di atletica leggera hanno premiato atleti e società bergamasche, ma non del tutto quanto avrebbero meritato in termini di medaglie. Due dei sette atleti di Atletica Estrada, che hanno gareggiato nell’elite assoluta delle specialità impegnata nelle gare svolte al Palaindoor di Ancona, si sono fregiati del titolo italiano.

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Alessandra Ezzi, dominatrice dei 200 femminili, ha fatto segnare in batteria il miglior tempo complessivo e primato personale al coperto, abbattendo il muro dei 25 secondi (24”94); in finale si è superata sbaragliando le avversarie con un incredibile 24.79, mai corso nemmeno all’aperto. Per lei il primo titolo italiano in carriera che vale anche il sesto posto nelle graduatorie bergamasche assolute, oltre il bronzo nella staffetta 4×200.

Il trionfo nel peso di Emmanuel Musumary non è stata una sorpresa, perché dato per favorito alla vigilia, e non ha tradito le attese chiudendo subito i giochi con un lancio da 17.25 (record personale indoor), oltre un metro sul secondo classificato, conquistando il quinto tricolore, il terzo consecutivo al coperto. Atletica Estrada è arrivata al traguardo delle 199 maglie tricolori. Promettente la prova sui 60 metri Promesse di Federico Manini, giunto a un centesimo dal podio con un ottimo 6”89.

Migliore risultato per Atletica Bergamo 59 è stato ottenuto in campo maschile da Paolo Gosio, argento nei 60 metri ostacoli nella prima gara a livello under 20. Dopo essere sceso per la prima volta sotto gli otto secondi nelle eliminatorie, il giovane velocista bresciano in forza alla società presieduta da Achille Ventura ha fatto segnare 7”81 in finale (quinto tempo di sempre a livello nazionale), ma si è dovuto arrendere a Lorenzo Ndele Simonelli (Esercito), nuovo primatista italiano sulla distanza. Bronzo, invece, per la staffetta 4×100 Promesse di Atletica Bergamo 1959 (composta da Andrea Bertolani, Davide Frigeni, Fabio Seminati e Davide Valetti) che ha fermato il cronometro in 1’31”14, a quasi due secondi dai vincitori,

I campionati giovanili indoor saranno ricordati per lo sfortunato episodio che ha privato del titolo italiano il mezzofondista Moad Razgani, talento di Atletica Bergamo 59. Il ragazzo ha vinto i 1500 juniores interpretando una gara perfetta, ma al momento della premiazione ha ricevuto la notifica della squalifica per avere appoggiato il piede fuori dalla pista sul rettilineo. Infrazione ininfluente, ma il regolamento non perdona. Peccato.