Bcc Treviglio ai quarti playoff

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Simone Fornoni

Col fattore campo, due in casa subito come l’eventuale bella, ma tiratissima. Lo promettono il 78-73 da supplementare del 28 aprile e il ko per 84-82 (19-26, 24-22, 24-10, 17-14) mercoledì scorso al PalaFacchetti con la Top Secret Ferrara. La BCC Treviglio, sbancando Chieti, accede ai playoff da ottava contro la nona, avversaria nella fase a orologio. E l’unica vera grana per coach Mauro Zambelli è Jacopo Borra, il totem out da due match per la lesione composta al tallone sinistro.

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L’infrasettimanale contro l’ostacolo dei quarti di finale è stato indirizzato dal play-guardia-killer Panni, 29 con 10/16 di cui 3/6 nelle bombe, con lo scavigliato (a destra) Pepe da 0/7 dall’arco. Fino al primo vantaggio ospite dell’ex Baldassarre (6; Hasbrouck 13 dalla panca, Vencato 2+5+5, Zampini 7, Dellosto 3, Fantoni 9+9) sul 68-69, la rotazione menomata era andata a strappi. J.J. Frazier (21+7+3, 6/16 con 3/4 dalla lunga) per il 13-5 a 4’12” con aggiuntivo per fallo del fresco ex A.J. Pacher, 15+6 (3/7 dal divano) per contrastare il 16+6 di Nikolic, aiutato da Manenti (4) per il 23-16 a 2′ dal primo scollinamento col massimo gap scavato invano da capitan Reati (17+5 con 3/6 da fuori) sul 38-25 a 7′ dalla pausa. Lo specialista Sarto, 12 con 2/3 dalla piastrella, non basta, e l’unico centro puro Ancellotti fa 9+9. A.J. la pareggia sul 72, l’ultimo avanti trevigliese è il 77-74 nel gioco a 2 tra i 2002 Bogliardi (2 e 6 assist) e Manenti (Lupusor 2).

Se l’americano in post sarà lo spauracchio della serie, al PalaTricalle la parte se l’è aggiudicata l’altro volto noto Sorokas, 26 e 7 carambole, nell’illusorio 18-7 iniziale per puntellare la baracca di Massimo Maffezzoli dopo l’83-65 subìto a paquet invertiti. Finisce 83-55 (19-21, 25-10, 23-11, 16-13) dribblando le angosce in avvio, con Bozzetto (5+3) e Sodero (7) a pasteggiare sugli scarichi di Piazza (2 e 8 tabelloni), spentisi lì come Lugic (6) e, tra le riserve, Favali (2), Graziani (3) e l’altro amicone di un tempo Ihedioha (4+6). L’inerzia cambia nella frazione della sirena corta: se Frazier (17 e 4 assist) e Sarto (11; anche lui 3/6 da fuori) sono sugli scudi, Pepe (13+9+6) è in vena di siluro e vassoio per Ancellotti (10+13+2 stoppate; Corini 2, Reati 5, Lupusor 7) per il 27-24 a un ottovolante dall’intervallo. Si prende il largo. A 6′ dalla pausa il break pesante del capitano (35-26); il “4” di Postumia (18+6, 3/4 dall’arco) anticipa una seconda ciuffatona del veneto (41-27) per poi ricacciare indietro nel terzo quarto un pericoloso riavvicinamento dei locali (47-39, 3′).