Bergamo nel mondo

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Federica Sorrentino

La presenza dell’Atalanta nelle coppe europee nelle ultime quattro stagioni, oltre a rappresentare un merito sportivo, come abbiamo già sottolineato nei mesi scorsi, ha accresciuto la notorietà di Bergamo a livello internazionale. Molto, se non tutto, è cambiato da quel 14 settembre 2017, quando la Dea è tornata a disputare una competizione continentale dopo molti anni, al cospetto dell’Everton. In quel di Reggio Emilia, ha fatto capire che non si trattava di una meteora.

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Naturalmente il passaggio dall’Europa League alla Champions League ha anche allargato, grazie anche alle fasce del sorteggio, la lista degli avversari e fatto incrociare l’Atalanta con le squadre più quotate.

Se l’Atalanta ha reso lustro a Bergamo in Europa, arrivando a giocare la final four di Champions League nel drammatico anno di inizio pandemia, in questa stagione l’aver superato club che hanno sollevato più volte la coppa con le orecchie e quella intercontinentale, ha internazionalizzato ancora di più il nome Atalanta e quello della città di Bergamo. Merito anche di avere riqualificato il vecchio impianto, facendolo diventare un piccolo gioiello che ha ricevuto l’idoneità per disputare le partite delle coppe europee.

Senza il perdurare dell’emergenza sanitaria, avremmo visto sbarcare all’aeroporto di Bergamo non solo le squadre ospiti, ma anche tanti tifosi a seguito, costretti invece a rimanere a casa come tutti. Va pure aggiunto che la partita con le Merengues, come lo sarà anche la gara di ritorno allo stadio Di Stefano a Madrid, regala visibilità internazionale in più attraverso il piccolo schermo.

A far circolare il nome di Bergamo nel mondo contribuiscono poi, non secondariamente, la campionessa Sofia Goggia, che senza l’infortunio che le è capitato a Garmish avrebbe sicuramente illuminato i campionati mondiali di sci alpino di Cortina d’Ampezzo, e la stella dello snowbordcross Michela Moioli, che con la Goggia è testimonial delle olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026.

Tanto ancora ci aspettiamo dalle prossime olimpiadi e paralimpiadi, in cui tanti atleti bergamaschi promettono di esserne protagonisti, come Martina Caironi, plurimedagliata iridata e a cinque cerchi.

Nel solco di una lunga e ininterrotta tradizione sportiva, il territorio bergamasco sta presentando con onore i propri atleti. Tutto questo è maturato e continua a maturare in un momento di grande difficoltà dalla pandemia. Tra mille ostacoli e restrizioni la Dea e il movimento sportivo bergamasco continuano a far sognare.