Sesto posto per Davide Persico nella terza tappa del Giro d’Italia Next Gen

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di Marco Cangelli
Buona prova per Davide Persico (Team Colpack-Ballan CSB) nella terza tappa del Giro d’Italia Next Gen. Il 22enne di Cene ha colto la sesta posizione nella frazione vinta in volata dall’americano Luke Lamberti (Trinity Racing) che si è imposto sul traguardo di Magenta.

La frazione, 141 chilometri con partenza da Priocca, ha visto protagonisti il belga Enzo Leijnse (Devo Team DSM) in compagnia Giovanni Gazzola (GS Sissio), Matteo Regnanti (Hopplà-Petroli Firenze), Riccardo Perani (Team Interregionale) e Maurizio Cetto (UC Trevigiani-Energiapura Marchiol) rimanendo al comando a lungo.

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Nonostante il lavoro profuso dalle squadre dei velocisti, i battistrada hanno stretto i denti con Lejinse che si è arreso per ultimo tenendo duro sino a due chilometri dal traguardo, venendo ripreso dal plotone lanciato dagli uomini del CT Friuli.

Lo sprint ha quindi visto Lamperti che ha sfruttato al meglio l’impegno dei propri compagni di squadra che lo hanno portato davanti nel corso dell’ultimo chilometro ottenendo il successo davanti ad Alberto Bruttomesso (CT Friuli) e al tedesco Tim Torn Teutenberg (Leopard TOGT).

Fuori dalla top five Persico che ha chiuso la prova con un pizzico di rammarico per aver mancato un’occasione particolarmente favorevole: “Ho disputato un buono sprint, cercando un varco alla destra del gruppo. Avevo una punta di velocità importante. Ai 250 metri sono rimasto chiuso sulle transenne da un avversario. A quel punto mi è toccato rallentare e praticamente rilanciarmi. Devo ammettere di aver perso una buona occasione perché ero riuscito dare slancio all’azione con nuova efficacia – ha spiegato il giovane seriano -. È stata una gara veloce e dura, a cui avevo puntato. Nei giorni scorsi avevo anche salvato la gamba risparmiando le energie, nel prologo e ieri. Ora ci aspetta una giornata durissima con l’arrivo allo Stelvio“.

La prestazione di Persico ha impressionato anche il direttore sportivo Gianluca Valoti che ha voluto fare i complimenti ai propri ragazzi, in particolare a Sergio Meris e Luca Cretti che hanno lavorato a fondo per tener chiusa la corsa: “I ragazzi hanno lavorato per chiudere con generosità sulla fuga e lanciare Persico. Ora guardiamo alle prossime tappe. Domani saranno chiamati a mettersi in luce gli scalatori. Lo Stelvio è molto difficile, con i suoi 21 km di lunghezza e i 2.700 metri di altezza – ha sottolineato Valoti -. Ci sono altre tappe che riteniamo interessanti. Qui al Giro il livello è altissimo e sicuramente per i nostri atleti è un’esperienza unica. Siamo solo alla terza tappa, ma abbiamo già vissuto emozioni e situazioni importanti“.