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Cargioli anima da capitano

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a cura della Redazione

Agnelli Tiepiesse ha sostenuto il primo test match non ufficiale al Pala Pozzoni a porte chiuse con la Nazionale under 20 (in ritiro in Val camonica pre-europeo) che si è imposta per 3-1 (25-19, 20-25, 25-21,25-21). Le due formazioni hanno poi disputato un ulteriore quinto set fermato sul 16-16. Ottimi gli spunti per mister Graziosi al termine di questa prima prova sul campo per la nuova Agnelli Tipiesse, che ha schierato tutti i giocatori della rosa eccetto il centrale Cargioli tenuto precauzionalmente a riposo per un affaticamento. La prova per gli orobici è stata consistente in tutti i fondamentali, si è visto anche un ottimo gruppo già rodato dopo i primi due mesi di lavoro.

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Proprio Antonio Cargioli, al quarto anno in maglia bergamasca, è stato investito del ruolo di capitano. Una responsabilità importante da ereditare, un ruolo di leader e trascinatore del neo gruppo guidato da coach Graziosi, che lo ha premiato dopo tanti anni di battaglie coi colori della squadra orobica, per la sua determinazione e propensione al lavoro e alle qualità di aggregazione nello spogliatoio, il suo carattere estroverso e la carica che lo contraddistingue in campo.

Un orgoglio, un vero orgoglio per la squadra, la società, i tifosi e la città visto dopo tutto quello che è successo e sta succedendo, una grande soddisfazione anche perchè non mi è mai capitato di avere un allenatore che credesse così tanto in me e mi assegnasse un ruolo così importante all’interno della società quindi sono molto contento – ha dichiarato Cargioli – In cosa consiste questo ruolo? Essere capitano vuol dire prendersi la responsabilità, non tanto quando le cose vanno bene ma soprattutto quando vanno male, devi essere il primo a trascinare i compagni e prenderti responsabilità su errori o momenti di down che si vengono a creare durante una partita e provare a sostenere la squadra e sollevarla come ho sempre provato a fare in questi anni.

“E’ stata una decisione della società – ha sottolineato il ds Insalata riconosciuta poi dal gruppo che si sta venendo a formare, per la riconoscenza che tutti hanno verso Antonio perchè in questi quattro anni ci ha dato dimostrazione di affetto e attaccamento alla maglia: Antonio ha sempre messo Bergamo davanti a tutti, soprattutto in questo momento in cui la città ha dovuto affrontare un momento di difficoltà. Ha dimostrato il suo attaccamento ed è stato facile riconoscergli questo ruolo”.