Due senza oro ma d’argento

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Non siamo ai livelli epici di Carmine e Giuseppe Abbagnale e la telecronaca che ha accompagnato le vogate del “due senza” verso la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Londra non è neppure lontana parente del pathos rauco di Giampiero Galeazzi. Ma l’equipaggio formato da Alessio Sartori e Romano Battisti ha regalato all’Italia la prima medaglia nel canottaggio ai Giochi olimpici. La coppia azzurra ha tagliato il traguardo al secondo posto, arrendendosi in finale solo ai neozelandesi Cohen e Sullivan, vincitori dell’oro con il tempo di 6’31″67. Alle spalle della coppia azzurra gli sloveni Spik e Cop. Sartori e Battisti hanno disputato una gara entusiasmante e, dopo un avvio lento, hanno accelerato ai 1000 metri portandosi addirittura in testa ai 1500, ma nel finale hanno subito la rimonta irresistibile della Nuova Zelanda, partita con i favori del pronostico. La coppia azzurra ha provato a resistere negli ultimi 500 metri ma poi hanno concluso distanziati di meno di un secondo, con il tempo di 6’32″70.

Ma dopo la cerimonia del podio, durante la qualei due finanzieri medagliati d’argento ricordano il colonnello della Guardia di Finanza Gaetano Dell’Antuono, scomparso lo scorso 22 giugno, la soddisfazione cede il passo ai toni amari. Sartori, vincitore dell’ultimo oro azzurro a Sidney 2000 con il quattro di coppia (con Agostino Abbagnale, Galtarossa e Raineri) e bronzo ad Atene 2004 nel due di coppia con Galtarossa, ringrazia le Fiamme Gialle ma è decisamente critico nei confronti della federazione. Il ct De Capua, che ha fatto fare la riserva all’olimpionico Galtarossa in questi Giochi, rivela che il bilancio di un argento e una finale conquistato è già più positivo di quello ottenuto a Pechino 2008. L’impressione è che negli sport d’acqua, nuoto compreso con la debacle collegiale degli azzurri, si discuterà molto nel dopo Olimpiadi.

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