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E’ l’ora di Joakim Maehle

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a cura di Rino Fusco

Joakim Maehle, 23enne terzino danese prelevato dal Genk (fucina a cui l’Atalanta attinge spesso e volentieri, ricavandone vantaggi e soddisfazioni), è ufficialmente un calciatore aggregato al gruppo di Zingonia. Un altro esterno di grande talento, giunto per rinforzare la fascia destra. La squadra belga da cui proviene aveva puntato su di lui quando Timothy Castagne ha preso la strada di Bergamo. Era destino che gli toccasse arrivare alla corte di Gian Piero Gasperini, ricalcando le orme di chi lo ha preceduto e ha trovato gloria fino a debuttare in Champions. Qualcuno lo ha già definito un mix tra Hateboer e Castagne, di cui combina la possenza fisica e la tecnica. Quanto basta per garantire uno standard elevato e inserirsi come un tassello di mosaico per combaciare perfettamente negli schemi dell’Atalanta gasperiniana.

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Maehle ha iniziato cominciato la sua carriera da professionista all’Aalborg, per poi trasferirsi nel 2017 al Genk, quando per l’appunto è stato chiamato a sostituire Castagne. Lo ha fatto con un rendimento crescente, diventando titolare fisso nel corso della seconda stagione con i belgi. Nonostante la sua giovane età ha già debuttato con la maglia della nazionale maggiore danese ed è diventato praticamente un titolare, dopo aver completato il percorso nelle nazionali giovanili. Con l’under-21 danese, ha totalizzato sette presenze e due gol oltre a prendere parte nel 2019 all’Europeo disputatosi in Italia. In quell’occasione, realizzò due gol contro l’Austria e servì un assist ai compagni contro la Serbia. Con il Genk ha totalizzato 130 presenze con sei gol e 22 assist. Il giocatore è cresciuto costantemente arrivando – nella stagione 2018/19 – a realizzare 10 gol e 4 assist in tutte le competizioni disputate. Un profilo disegnato perfettamente per il gioco di Gasperini, grazie all’intensità con cui è abituato a presidiare la fascia, la capacità di arrivare sul fondo come pure di farsi trovare sul secondo palo. Viste le caratteristiche e i numeri del giovane talento danese, diventa sicuramente l’alternativa a Hateboer sulla destra, ma in caso di necessità, grazie alla sua duttilità, può rivelarsi utile sulla linea difensiva. Né va trascurata la possibilità di impiegarlo a sinistra, opzione per la quale ha risposto positivamente con la nazionale Under 21 danese. In definitiva, il suo innesto garantisce all’Atalanta un ricambio di qualità che consentirà a Gasperini di far ruotare i suoi giocatori in tutte le competizioni in cui la Dea è impegnata.