Federtennis promuove “Racchette in classe”. Un investimento da 6 milioni di euro

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Il progetto della Federtennis, in collaborazione con la Federazione tennistavolo, sarà esteso per la prima volta anche alle scuole secondarie, di primo e secondo grado. Un’occasione sia per avvicinare alla racchetta un numero maggiore di studenti, sia per reclutare – anche grazie a delle borse di studio – i giovanissimi più portati a queste discipline.
Dalla sua nascita, nel 2014, il progetto “Racchette in classe” ha portato il tennis (e non solo) nelle scuole di tutta Italia, promuovendo lo sport fra migliaia di giovani.
Quest’anno il programma, nato dall’impegno della Federazione Italiana Tennis in collaborazione con la Federazione Italiana Tennistavolo (FITeT), triplica la propria attività. Sia perché va ad abbracciare in maniera sempre più importante padel e beach tennis, sia perché, grazie a una rimodulazione, il progetto – approvato dal ministero della Pubblica istruzione – prevederà il coinvolgimento delle scuole elementari, medie e superiori, con un investimento totale di circa 6 milioni di euro, fra kit didattici, contributi agli affiliati e borse di studio.

“Ci sarà un progetto Racchette in Classe Kids – spiega Michelangelo Dell’Edera, direttore dell’Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi” – rivolto alle scuole primarie; uno Junior per le scuole secondarie di primo grado e uno Pro per le scuole secondarie di secondo grado”.

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Il tutto sempre con l’abbinamento importante con la Federazione Italiana Tennistavolo: “Una sola, per due ragioni. La prima è che oggi la FIT presenta già il famoso concetto di multidisciplinarietà, proponendosi con tre sport di racchetta (tennis, padel e beach tennis, ndr). La seconda, invece, è che il matrimonio con la FITeT è ormai storico. In molti circoli tennis d’Italia è presente un tavolo che permette di giocare a tennistavolo: per questo, si tratta di uno sport facilmente abbinabile al nostro, e promuovibile all’interno dei nostri club”.
“Racchette in Classe – continua Dell’Edera – è un progetto ambizioso, che coinvolge tutte e tre le scuole per ordine e grado, e si pone l’obiettivo principale di far diventare ancora più popolari le nostre discipline”.
Il progetto Racchette in Classe Kids prevede la promozione di mini tennis e mini tennis tavolo, mentre i progetti Junior e Pro si concentreranno su padel, beach tennis e tennis tavolo. “La ragione – continua Dell’Edera – è che la promozione più importante nell’ambito del tennis può essere fatta con i bimbi delle scuole primarie, perché è quella l’età sensibile per sviluppare capacità coordinative generali e specifiche per la disciplina”.

Attraverso i circoli che aderiranno all’iniziativa, la Federazione Italiana Tennis fornirà a tutte le scuole dei kit didattici, mentre per i club ci saranno dei contributi economici per fare in modo che ognuno possa fidelizzare l’istituto limitrofo, con un raggio d’azione più ampio rispetto al passato dato che il progetto non è più rivolto solamente alle scuole primarie. “Così facendo – aggiunge Dell’Edera – ogni club ha i mezzi e la possibilità di avvicinare alle nostre discipline sportive quanti più ragazzini possibile”.

Per qualsiasi fascia d’età il progetto è strutturato con 8 lezioni per classe da svolgersi in ambito curricolare, più altre 7 lezioni in orario extracurricolare, o anche curricolare qualora ce ne fosse la possibilità, nel caso in cui l’impianto sportivo si trovi molto vicino all’istituto scolastico.

“Da questo punto di vista c’è una certa elasticità, perché è già successo che alcuni circoli o scuole desiderino svolgere l’intero progetto all’interno del club. Quando la possibilità c’è, risulta il modo ideale per poter svolgere al meglio la pratica sportiva”.

Un altro aspetto importante del progetto Racchette in Classe è che oltre ad avere un obiettivo promozionale, ne ha anche uno tecnico. “Da quest’anno – dice ancora Dell’Edera – avremo l’opportunità di consegnare delle borse di studio, del valore di 500 euro ciascuna, a quei bambini e bambine che mostreranno spiccate attitudini motorie, con dati fisiologici altrettanto importanti, in particolare in termini di altezza. Il tutto per permettergli di frequentare gratuitamente le nostre scuole tennis. Per il 2022 l’idea è di indirizzare le borse di studio prevalentemente alle bambine, perché ci siamo resi conto che il problema del tennis di vertice in ambito femminile parte dalla base. In Italia abbiamo altre discipline sportive che rispetto a noi anticipano il processo di coinvolgimento delle ragazzine, avvicinando ad altri sport quelle giovani che hanno qualità fisiche importanti, ottime anche per il tennis”.

A breve inizierà presso tutti i circoli affiliati la promozione dei tre progetti, che proseguirà fino al 28 febbraio. Nei venti giorni successivi (1-20 marzo) sarà possibile iscriversi al programma, mentre dal 1° aprile scatteranno le 15 lezioni. Ma non è tutto, perché malgrado il progetto sia approvato per l’anno didattico 2021/2022, grazie al processo di continuità didattica voluto dal ministero dell’Istruzione (dovuto al fatto che negli ultimi tempi molte lezioni siano state svolte in DAD), i progetti potranno essere sviluppati non solo nel bimestre aprile-maggio, ma anche nel trimestre settembre-ottobre-novembre dell’anno didattico 2022/2023.

“Da sottolineare – chiude Dell’Edera – che i tre progetti avranno anche una chiusura a livello nazionale, che potrebbe effettuarsi a Milano in occasione delle Next Gen ATP Finals, a Torino durante le Nitto ATP Finals oppure in un’altra sede dove si svolgeranno manifestazioni internazionali di primissimo piano”.

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