Giro “straniero” anche a Bergamo

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L’arrivo a Bergamo, terra di ciclisti per antonomasia, non spezza il dominio straniero nell’edizione del centenario del Giro d’Italia. Vincitore della 15esima tappa è il lussemburghese Jungels, il quale, dopo due GP della montagne di 2° e 3° categoria, approfitta del ricompattamento del gruppo della maglia rosa e in volata precede Quintana e Pinot. Pozzovivo, quinto, migliore degli italiani; settimo Nibali, davanti alla maglia rosa Dumoulin. Classifica invariata prima del giorno di riposo in terra bergamasca che precede l’attesissima tappa con partenza da Rovetta e arrivo a Bormio. L’arrivo a Bergamo ha celebrato il mezzo secolo dal primo dei tre successi di Felice Gimondi nella corsa rosa. La ripartenza dalla provincia orobica un omaggio a Paolo Salvoldelli e Ivan Gotti, con radici nelle Valli Seriana e Brembana, i quali hanno trionfato rispettivamente 15 e 20 anni fa, e al ricordo di Antonio Pesenti, primo bergamasco a vincere il Giro nel 1932. Nell’agenda della 15esima tappa rimane la splendida cornice di pubblico lungo un percorso suggestivo e impegnativo, che ha portato la carovana rosa, grazie all’eccellenza organizzazione, su strade segnate dalla storia del ciclismo.

 

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