Guidare con responsabilità. Il progetto ACI per le scuole

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L’educazione stradale è la prima, importante scuola guida per la sicurezza di tutti gli utenti. Da sempre sensibile a questa istanza, l’ACI di Bergamo organizza ogni anno dei corsi con i quali formare i giovani a comportamenti responsabili, soprattutto in vista del conseguimento della patente. Il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani non si stanca di sottolinearlo: “Solo con il rispetto reciproco, la conoscenza delle regole e un’educazione stradale per tutti potremo avere una mobilità sicura”.

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Coerentemente con questi obiettivi, l’ACI Bergamo sviluppa contatti con diverse scuole e organizza corsi per studenti con istruttori di guida nei locali della sua autoscuola. Nei primi quattro mesi di quest’anno si sono già tenute diverse giornate formative per studenti delle terze classi:
– 9 giornate per 200 partecipanti dell’Istituto superiore Paleocapa;
– 3 giornate per 60 studenti della Scuola superiore di formazione ABF;
– 6 giornate per 150 studenti dell’Istituto superiore Galli.

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Per la guida sicura, un tasto che non ci si stanca di premere è quello della prudenza, che significa controllo delle reazioni istintive e padronanza del mezzo in caso di pericolo improvviso. Gli accenti principali sono posti sulle cautele al volante, gli accorgimenti prima di partire e in viaggio, i sistemi di sicurezza attiva e preventiva (funzionamento, prestazioni e limiti), i sistemi passivi (poggiatesta, airbag, ecc.).
In una giornata standard gli argomenti trattati nei corsi ACI sono le conseguenze della distrazione; la sicurezza del veicolo, i drammi derivanti dall’uso di alcol e droghe dei conducenti; prove con simulatore di guida, il tutto accompagnato da esercizi con questionario.

Sono tutte iniziative molto apprezzate sia dai professori che dagli studenti – osserva compiaciuto il presidente dell’ACI di Bergamo, Valerio Bettoni. Tutti riconoscono la fondamentale importanza della prevenzione. Questi corsi sono un approccio di cui andiamo fieri. Nei limiti del possibile cerchiamo di potenziarli e svilupparli per avere i futuri conducenti di veicoli a motore pronti ad affrontare le complessità crescenti del traffico in continuo aumento”.

Dal rapporto ACI-ISTAT sull’incidentalità stradale 2020, che è il rilevamento più recente disponibile, come principali cause all’origine di incidenti figurano: mancato rispetto di precedenza, semaforo o stop “bruciati”, velocità troppo elevata, guida distratta o andamento indeciso, irresponsabile uso del telefonino mentre si guida, stanchezza e rischio di colpi di sonno. Seguono: mancato rispetto della distanza di sicurezza e “manovre irregolari” (esempio: retromarcia, inversione, invasione di corsia, manovre irregolari per sostare o attraversare la carreggiata…). Altre cause di incidenti sono la mancata precedenza al pedone o un comportamento scorretto dello stesso.

Nei corsi di sicurezza ed educazione stradale dell’ACI non mancano nozioni di fisica per capire meglio cosa succede quando ci si mette al volante e crash test per valutare ancor più in esteso le prestazioni di sicurezza passiva dei veicoli omologati.

Si sono tenuti anche corsi sulla micromobilità sostenibile in formula DAD: ne hanno usufruito 120 studenti di 4 classi dell’Istituto superiore di Lovere Ivan Piana. A 50 allievi di due classi della scuola primaria di Ardesio, sempre in formula DAD, è stato illustrato il percorso dei Giovani campioni della Sicurezza.

Per l’Automobile Club Bergamo – conclude il direttore, Giuseppe Pianura – questi corsi rappresentano un impegno di rilievo dal punto di vista dell’organizzazione. Figurano tra i nostri compiti istituzionali e rientrano nella normale attività degli istruttori di Scuola guida, con la garanzia della loro professionalità. Siamo peraltro convinti che la formazione sulla cultura della sicurezza stradale sia un fattore determinante nell’abbassare l’incidentalità sulle strade e aiuterà a preparare automobilisti e utenti della strada più consapevoli”.