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Il decennale di Antonio Percassi

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Eugenio Sorrentino

Il 3 giugno 2020 è la data che segna il decennale di Antonio Percassi alla presidenza dell’Atalanta Bergamasca Calcio. Una data che precede di soli sei giorni quella del suo 67esimo compleanno. Si può dire, dunque, che sarà una settimana di ricorrenze importanti per il patron che ha lanciato il progetto di creazione del Mondo Atalanta nel 2010, quando la squadra era finita tra i cadetti, e si ritrova oggi a gestire una società che viaggia tra le prime della classe in termini di fatturato e utili, e soprattutto ha costruito una squadra oggi tra le prime otto migliori d’Europa, a valle del migliore risultato di sempre raggiunto con il terzo posto in campionato nella passata stagione. Antonio Percassi e un amore sviscerato per l’Atalanta, che lo ha visto calciatore per nove stagioni, dal 1968 al 1977, passando dal vivaio nerazzurro alla prima squadra, maturando 110 presenze, con il prestigio di indossare la fascia di capitano. La prima esperienza da presidente, quando nella stagione 1990-91 subentrò al compianto Cesare Bortolotti prematuramente scomparso per incidente d’auto, durata tre anni e terminata nel febbraio ’94 prima della retrocessione in B, ha visto Antonio Percassi intuire l’importanza di assegnare una guida di grande capacità ed esperienza al settore giovanile dell’Atalanta, individuando nel comasco Mino Favini la figura in possesso dei requisiti in grado di valorizzare le promesse del vivaio. Una scelta ampiamente ripagata nel corso degli anni. La prima metà di questo decennio è stata contrassegnata dalla preparazione alla nuova filosofia di marketing, basata sul concetto di sponsorship e partnership, e dell’affermazione del senso di appartenenza che, nel caso dell’Atalanta, oltre che radicato sul territorio, deve intendersi esteso alle ramificazioni della presenza bergamasca nel mondo, attraverso comunità e i brand e realtà imprenditoriali a marchio orobico. Antonio Percassi ha inseguito e realizzato il sogno di riportare le famiglie allo stadio, nel frattempo acquisito e in via di trasformazione con tanto di assegnazione della denominazione. Con i tifosi e i colori societari al centro. Il programma va avanti. Va ricordato che nell’organigramma Atalanta figurano i figli Luca (amministratore delegato), Stefano e Matteo, che siedono in consiglio di amministrazione. Un modello di società di calcio diventato di ispirazione.

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