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Il Pepe di Treviglio non basta

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Simone Fornoni

Se l’americano non va in doppia cifra, hai voglia a prevalere nel punto a punto. Il film della BCC Treviglio a Udine, allo start del campionato alla quarta giornata: il 5 dicembre, a Mantova, la sesta (ore 20) e l’Immacolata (ore 18) la prima, al PalaFacchetti. I 9 (1 dai 6,75) conditi da altrettante smazzate e 5 rimbalzi di J.J. Frazier non sono bastati a sbancare il PalaCarnera. La disfida del dinamismo nella tana della fisicità ha guadagnato i parziali di mezzo – 86-80 locale (29-21, 24-25, 13-21, 20-13) – mancando del quid nel play, due personali e tiro da 3 sul ferro a poco più di 2 giri di lancetta dal gong e quinto fallo. Soffittando la ciuffata numero 1, su rimbalzo offensivo di D’Almeida, dopo 5’43” e i conigli dal cilindro: i pari sul 17 a 2’44” dal primo cambio cronometrico e sul 69 a 7′ dalla fine passando dal primo sorpasso sul 63-62 dopo 27’39”. I due missili nel finale (su sei) di Dominique Johnson (22+4+9 assist, Mvp) hanno frustrato le ambizioni in Blu dopo un terzo quarto esemplare: “Subire appena 13 punti in 10 minuti è un bel segnale e, sotto di 14 dopo una dozzina, abbiamo trovato buone giocate – il commento del coach Devis Cagnardi – Siamo stati squadra creandoci le chances per vincerla, sbagliando poi troppo in dirittura d’arrivo. Un gruppo non coeso si sarebbe disunito”.

forbes

Simone Pepe (26 di cui 17 alla pausa, 7 tabelloni e 5/12 da 3) è confermato il braccio in campo della mente in panchina e il re delle triple in transizione. Da segnalare la banda bassotti con Ursulo

il beninese (4+3) centro per disorientare il totem Foulland (15+7) a cavallo di secondo e terzo

periodo, con Jacopo Borra (6+8) a riposo dopo un paio di frontalini, e infine il regolarista Mitja

Nikolic (18 con 2 bombe+3+2), efficace dalle tacche quando i suoi facevano cambi difensivi

raddoppiando in post. Nell’one-to-one, Alvise Sarto (13 con tris dall’arco) ha retto Deangeli (10 con

2), ma hanno crivellato il regista Giuri (10+6+6), Antonutti (8) e Italiano (12, di cui 10 dalla

lunetta), cui vanno aggiunti il 2,13 Pellegrino (6+7) e il pratico Nobile (un siluro nell’11/23 di casa;

11/33 trevigliese). Solo un paio per Reati e Taddeo, virgola per Bogliardi in 2’45” come per Mobio

(starting five) di là. Si è sfiorato l’esito da Rumble in the Jungle, l’agilità di Ali contro la potenza di

Foreman: dal 39-25 firmato Pellegrino al 12’ s’è risalito il guado sognando il colpaccio, anche se dal 65-62 di Pepe dalla carità, dal 67-65 di Sarto e dal 71-69 di Nikolic (36’) i friulani sono sempre riemersi.