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Il secolo FISI con Goggia e Moioli

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Federico errante

La Federazione italiana Sport Invernali ha tagliato il traguardo dei 100 anni. Una tripla cifra che profuma di storia, che ha tratti sconfina nella leggenda e che prosegue ad intrecciare il glorioso passato al presente per porre le migliori basi verso il futuro. Quello immediato si chiama Coppa del Mondo di sci, che scatterà con il a Soelden (Austria) con il gigante: sabato 17 le donne, domenica 18 gli uomini. Ma il clou saranno i Mondiali di Cortina, dal 7 al 21 febbraio 2021. Un appuntamento per il quale, per dirla con il pragmatismo di Sofia Goggia “prima bisogna qualificarsi poi sarà un onore ed un orgoglio viverlo in uno dei miei posti del cuore”. A proposito d’orgoglio, ne hanno da vendere la campionessa olimpica di discesa e la sua amica e conterranea Michela Moioli, che l’oro a cinque cerchi se lo è messo al collo nello snowboardcross. La regina della tavola, peraltro, sarà anche la Madrina della tappa di Morbegno del Giro d’Italia di ciclismo visto che i suoi motori dovranno essere in temperatura da dicembre. Intanto le nostre, insieme ad altri big della neve, sono state tra le protagoniste delle celebrazioni che martedì a Milano si sono snodate tra l’Hangar Pirelli in zona Bicocca e la sala dei Sette Palazzi Celesti dove, nel corso della più classica parata di stelle, è stato proclamato l’Atleta del Secolo. Il concorso, che partiva da un tabellone da 32 (compresi Pieralberto Carrara, Sofia Goggia e Michela Moioli), ha portato alla finalissima Alberto Tomba e Gustavo Thoeni con “La Bomba” che ha prevalso con una percentuale di 61% dei voti contro il 39% dell’avversario. Tornando a Sofia, la finanziera ha tenuto letteralmente banco nel corso del Media Day in cui si è mostrata il solito fiume in piena dalle idee chiare e dalle risposte mai banali: “L’Atalanta è l’orgoglio di Bergamo, spero d’esserlo anche io nel mio piccolo. Scudetto? Per ora con tre vittorie su tre l’inizio è promettente. In Champions League il girone è tosto, ma noi bergamaschi non abbiamo mai paura di nessuno”. Nell’occasione la Fisi, capeggiata da Flavio Roda (“Stiamo preparando un protocollo sanitario insieme alla Commissione Medica che ci consentirà di gareggiare e allenarci in sicurezza”) ha presentato un libro a tiratura esclusiva sul Centenario e un francobollo fresco di annullo. Perché una ricorrenza di tale calibro meritava festeggiamenti capaci di non lasciare nulla al caso e a tutto gas. E non solo per i bolidi targati Audi – una flotta da 30 – consegnati agli atleti.

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