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Italia Olanda vista da vicino

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14 OTTOBRE 2020 NATIONS LEAGUE Italia-Paesi Bassi Donnarumma - De Jong sullo sfondo i sindaci in tribuna

Giorgio Gori

Abbiamo visto partite migliori, recentemente, allo stadio di Bergamo. Colpa dell’Atalanta, che negli ultimi anni ci ha abituati a un livello di gioco che difficilmente si vede su altri campi, per velocità, qualità, incisività. Colpa anche dei tifosi nerazzurri, che sono tra i più “caldi” in Italia e che nel nuovo Gewiss Stadium rendono il calcio uno spettacolo incredibile. La mia ultima gara allo stadio, poi, è stata Atalanta vs Valencia, a San Siro, una gara che ci ha regalato l’ultima grande emozione collettiva prima di un periodo molto difficile, quello della prima ondata di covid19, con il lockdown, l’emergenza che a Bergamo è stata drammatica.

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La scelta della Nazionale di giocare contro l’Olanda a Bergamo però esula dal calcio, o, meglio, ha un senso che supera lo sport e carico di grande valenza simbolica. Una vicinanza per quello che è qui è successo, un segno di ripartenza e di rinascita per noi di grande valore: di questo ho ringraziato il presidente della FIGC Gravina, Gianluca Vialli e Roberto Mancini. I bergamaschi sono abituati anche ad arrangiarsi da sé, ma è chiaro che quando qualcuno ti mette una mano sulle spalle vai con più convinzione: questo è uno di quei segnali di cui abbiamo bisogno per ripartire con la dovuta fiducia ispirare la ripartenza, trasferire fiducia, ottimismo e voglia di vincere, ognuno nel suo campo.

Vedere poi la nuova tribuna Rinascimento, completata in tempi straordinari grazie alla determinazione della famiglia Percassi e della dirigenza Atalanta, ammantata delle fasce tricolori dei miei colleghi sindaci, a rappresentare ogni Comune e comunità della nostra provincia, ha dato alla gara contro l’Olanda ancora più significato. Porterò con me a lungo l’immagine di medici e sindaci sullo sfondo delle due squadre – schierate a centro campo – al momento dell’inno nazionale.

Mi dispiace per il goal che Ciro Immobile si è mangiato nel secondo tempo, – alla Lazio segna anche involontariamente, diciamo che in Nazionale avremmo bisogno di quello Immobile: la sensazione è che alla gran mole di gioco corrispondano poche reti segnate – ma, come dicevo prima, il risultato sportivo passa davvero in secondo piano in una serata così.

La mia speranza è che la Nazionale torni presto a giocare nello stadio dell’Atalanta: magari quando anche la curva Morosini sarà stata ricostruita. Magari quando tutti i tifosi potranno tornare a farsi sentire sugli spalti (il calcio senza tifosi né cori è proprio un’altra cosa). Sono sicuro che gli Azzurri torneranno presto per Bergamo, per i bergamaschi e per lasciarci alle spalle la dolorosa stagione del covid19.