Home Discipline L’anno che verrà

L’anno che verrà

414

Fabio Manara

A malincuore e non senza esitazioni, il Cio ha
deciso di rinviare di un anno le Olimpiadi e le
Paralimpiadi in programma a Tokyo il prossimo
luglio. La capitale giapponese sembra avere un
contro in sospeso con questa manifestazione, visto
che già nel 1940 i Giochi furono posticipati,
all’epoca per lo scoppio della Seconda Guerra
Mondiale, mentre ora la battaglia è contro il
coronavirus.
Cosa il rinvio per gli atleti bergamaschi? La
maratoneta Sara Dossena, 35 anni, sembra non
essersi fatta troppo intimorire dalla notizia e al
contrario, promette di presentarsi al via ancora
più carica: “Sono totalmente d’accordo con la
decisione presa. Prima viene la salute. Il mio
sogno olimpico è solo rimandato. Mi piace pensare
di avere più tempo per lavorare ed essere più
pronta nel 2021”.
Tanta grinta e ottimismo sono le sensazioni che
emergono dalle parole della giovane ginnasta
Giorgia Villa che, dopo il bronzo mondiale
conquistato a Stoccarda, ha voglia di mostrare il
suo talento anche nella manifestazione più
importante. “Noi atleti siamo abituati a lavorare
sodo per raggiungere i nostri obiettivi. Le
Olimpiadi si preparano una vita intera, dal primo
giorno in cui entri in palestra tutto ciò che fai è
finalizzato a quel sogno. Non sarà certo un anno in
più di attesa a fermarmi, anzi, sarò ancora più
agguerrita”, promette la 17enne di Ponte San
Pietro.
Chi si presenterà a Tokyo con concrete ambizioni di
medaglia è Martina Caironi. La velocista
paralimpica dovrà rivedere i propri piani di lavoro,
ma l’obiettivo per il 2021 sarà lo stesso fissato per
questa estate, vincere: “In carriera ho capito che
tutto può cambiare da un momento all’altro.
Possiamo solo rimboccarci le maniche e lavorare
per affrontare al meglio la situazione e farci
trovare pronti quando dovremo scendere in pista”.
Di lavoro da fare ne avrà anche la staffettista
Marta Milani che, a 34 anni, trova un ostacolo in
più verso Tokyo: “Sulla carta, per me, il rinvio è un
ostacolo potenzialmente enorme, ma in questa
situazione non si poteva fare altrimenti”.
Il resto della pattuglia bergamasca per Tokyo 2020
sarebbe stata composta da Simone Consonni
(ciclismo), Ofelia Malinov (pallavolista bulgara di
nascita, ma bergamasca d’adozione), Yassine
Rachik (maratona), Alberto Simonelli (arco
paralimpico), Marcella Filippi (basket) e Oney
Tapia (lancio del disco). Non c’è che da augurarsi
che un anno di attesa non scombini i piani dei
“nostri”.

forbes