L’Atalanta non scampa alla Juve

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Sportiello-AtalantaDybala, soggetto delle polemiche infrasettimanali, mette la firma sul successo della Juventus che interrompe la striscia positiva dell’Atalanta, scesa in campo a Torino nel momento più sfavorevole ai bianconeri, bisognosi di risalire in classifica e pungolati dai richiami duri del presidente Agnelli e motivati a suo modo da Allegri. Un gol e un assist vincete, oltre che un penalty guadagnato per Dybala, invocato da tutti i fronti e messo in campo per scelta tecnica, come sottolinea il suo allenatore, e non per pressione mediatica. E’ lui, comunque, a fare la differenza in una partita disputata a testa alta dalla squadra di Reja, a sua volta consapevole che per uscire indenni dallo Juventus Stadium serva la prestazione perfetta.

Davanti a Sportiello, che conferma le sue qualità, si ricompone la coppia centrale formata da Toloi e Paletta, mentre Bellini avvicenda Masiello come esterno destro e Dramè confermato a sinistra; Grassi, De Roon e Kurtic il trio di centrocampo; nel trio offensivo la novità è D’Alessandro, schierato per fare rifiatare Papu Gomez, accanto a Pinilla e Moralez. Un po’ di turnover anche nella Juve con Bonucci e Chiellini davanti a Buffon, l’ex Padoin e Evra sugli esterni; centrocampo di ferro con Khedira, Marchisio e Pogba; in attacco Dybala, Mandzukic e Pereyra.

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L’Atalanta riesce a praticare pressing alto per evitare di farsi schiacciare. Il primo tentativo bianconero arriva dopo 4’ su palla inattiva calciata da Dybala e colpo di testa bene angolato di Bonucci che Sportiello neutralizza in due tempi. Poi due tiri dalla distanza di Dybala e Pogba che il portiere atalantino blocca senza difficoltà. Apprezzabile al 21’ il calcio al volo di Grassi che non trova lo specchio della porta. Decisivo l’intervento di Chiellini che precede il tocco sotto misura di Moralez su cross di Dramè. Ma la Juve è in agguato e al 28’ Dybala firma il vantaggio con un colpo di sinistro dal limite dell’area che prende una traiettoria strana che inganna Sportiello. Poi lo stesso Dybala si fa male in un contrasto ma riprende a giocare. Va peggio a Pereyra che accusa problemi muscolari e al 36’ viene sostituito da Asamoah, preferito da Allegri a Cuadrado. Dybala torna vivo e allo scadere del 3’ di recupero del primo tempo chiama Sportiello a una parata non facile per evitare il raddoppio. Bellini, colpito involontariamente al volto da Pogba prima dell’intervallo, lascia il posto a Masiello a inizio di secondo tempo. Dopo 4’ arriva il raddoppio della Juve con un’azione di Dybala che da sinistra mette un rasoterra a centro che Mandzukic trasforma in gol, il primo in campionato. Dopo 2’ Papu Gomez subentra a Moralez e prova a ravvivare la manovra atalantina. Intorno al 24’ Sportiello resta immobile su calcio di punizione di Dybala che sfiora l’incrocio dei pali, poi sull’azione successiva si oppone in uscita all’attaccante argentino. Al 28’ Reja avvicenda De Roon con Migliaccio, ma 30 secondi dopo perde Toloi il quale, già ammonito, viene espulso. Rimasta in dieci, l’Atalanta si sistema con D’Alessandro basso sulla fascia destra e Masiello dirottato al centro. Nell’ultima quarto d’ora Allegri dà spazio a Morata che entra al posto di Mandzukic. Al 33’ Dybala completa la sua prova guadagnando un penalty per fallo subito da Paletta appena dentro l’area. Sul dischetto va Pogba che si va ipnotizzare da Sportiello, bravo a intuire l’angolo e parare. Ma non basta a evitare l’undicesima vittoria consecutiva della Juventus contro l’Atalanta. Anche Allegri batte per la prima volta Reja nei confronti da allenatore. In compenso l’Atalanta si consola restando davanti alla Juve in classifica.