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Libero argentino per Agnelli Tipiesse

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Luca Lembi

La Agnelli Tipiesse si affida ancora ad un fuoriclasse argentino per la regia del nuovo team: si tratta di Juan Ignacio Finoli, classe 1991 per 190 cm, anche con passaporto spagnolo, lo scorso anno ha giocato in Argentina con Gigantes del Sur, e nelle scorse stagioni si è distinto con la maglia della Elios Messaggerie Catania facendosi notare per le sue doti di versatilità ed estro che, per la sua età, non sono affatto scontate nel suo ruolo.

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Il palleggiatore argentino ha nel suo curriculum esperienze nel massimo livello in tutto il mondo, con un personale premio alla Youth Southamerican Championship nel 2008, miglior schiacciatore U23 nel 2013 e vittoria degli Odesur Games nel 2014. Prima di approdare in Italia aveva palleggiato per TV Buhl in Germania e Nooliko MasseiK in Belgio. Attualmente si trova in Argentina, ma in Italia ha lasciato il segno ed è sempre stato molto attaccato al Bel Paese grazie all’esperienza vissuta a Catania due anni fa.

Coach Graziosi definisce Finoli un vero e proprio leader: ”Un palleggiatore di livello internazionale, è ancora giovane 28 anni ma la sua carriera ha dimostrato di essere di livello internazionale. Due anni fa lo abbiamo conosciuto in A2, noi cercavamo un palleggiatore bravo e abile che potesse ottimizzare al massimo tutto il talento cha abbiamo nel nostro reparto attaccanti e secondo me lui è la persona ideale. E’ un ragazzo che ha carattere e carisma, un bel punto di riferimento e secondo me è il giocatore che ci può far alzare l’asticella di gioco, due anni fa ha fatto vedere a Catania le sue qualità e sarà il più “anziano”nel team, avrà quindi il compito di esaltare al massimo le caratteristiche dei nostri giocatori”.

Finoli ha raccontato che, appena conclusa l’esperienza in Argentina e interrotta la stagione, ha chiesto al suo procuratore di tornare in Italia dove si era trovato molto bene. “Ci sono state altre offert,e ma quando è arrivata quella di Bergamo ero molto contento, una società seria e con grandi risultati – ha commentato Finoli – Quando ho saputo che Graziosi avrebbe allenato il team, ho parlato con lui e ho subito capito che avrei lavorato bene. Penso che sarà un anno combattuto, con almeno sei squadre di alto livello, noi sappiamo da dove partiamo e non ci poniamo limiti, gli obiettivi sono tutti da scrivere. So che sarò il più “grande” del team, ma mi piace il compito affidatomi di trascinare e seguire il più possibile i miei compagni più giovani”.