L’altra partita: Luci a Valtesse

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Sull’ingresso del vicino stabilimento Mazzoleni c’è scritto: impianto di Valtesse. Ecco dunque che il Gewiss Stadium secondo certi canoni sarebbe a Valtesse. La città è cambiata e senza soluzione di continuità chi sale in Città Alta e guarda attorno vede una città unica che parte da Alzano e arriva a Dalmine, da Albano Sant’Alessandro a Ponte San Pietro. Ma la città alta è la nostra “roccaforte”. I greci che vagano per la Corsaröla e Piazza Vecchia sono silenziosi.

Osservano e parlano a bassa voce, quasi timorosi. Evitano quasi gli incroci di sguardi.

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Non si capisce se siano scontrosi o intimoriti. Tant’è che venendo da Atene non passa a nessuno in mente di considerarli abbagliati delle nostre bellezze.

Ma andiamo allo stadio.

La situazione in generale è tranquilla tanto che non sembra necessario il costante sorvolo del magnifico Leonardo della Polizia che dalle 19, fatti pochi giri sopra il quartiere rientra in sede.

I sorvoli odierni dell’elicottero della polizia https://www.flightradar24.com/

Il trend di crescita della curva è evidentemente positivo e i decibel sempre più alti e costanti. Amici non abituati a frequentare la tribuna, rimangono impressionati dalla precisione e attenzione degli steward e dall’acustica percepita.

La cosa più bella della serata sono le facce degli atalantini che escono finalmente contenti per una vittoria.

L’atalanta sotto le luci è vincente. Le luci a Valtesse.