Lunch match stellato

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Eugenio Sorrentino

L’Atalanta sfata la tendenza a fare seguire in campionato prestazioni poco brillanti agli impegni in campo europeo. Il 2-0 rifilato alla Sampdoria sul campo di Marassi testimonia un atteggiamento convinto e maturo al cospetto di un avversario a cui quel poco che è stato concesso è stato frutto di errori individuali, concentrati nei primi 20’. Sofferto ma gestito il pressing iniziale dei doriani, che hanno chiamato in causa due volte Sportiello (autore di ottime parate) e visto respingere da Palomino il pallone prima della linea di porta. Nei successivi 70 minuti solo Atalanta, la cui precisione dei fraseggi ha fatto la differenza e permesso di imporre il proprio gioco adottando il 3-4-2-1. Due terzi di partita con Muriel unica punta con Pasalic e Malinovskyi a supporto, ultima mezz’ora con Ilicic in campo in posizione avanzata al posto del colombiano e Pessina a fianco dell’ucraino, il quale ha sbloccato il risultato al 40’ del primo tempo con un sinistro potente e preciso all’incrocio dei pali. Conclusione favorita da uno scambio rapido con Muriel, la cui sponda ha permesso a Malinovskyi di accentrarsi e concludere alla sua maniera, tornando a scrivere il proprio nome nel tabellino dei marcatori dopo 13 partite. Non ha segnato, ma finalmente all’altezza del sue qualità Josip Ilicic, dal cui piede è partito al 25’ il cambio di gioco con apertura per Maehle il quale, dopo aver visto annullato il suo gol del raddoppio per fuorigioco di Gosens, ha servito in area l’esterno sinistro tedesco che in spaccata ha battuto Audero. Praticamente mai impegnato nella ripresa Sportiello, nonostante la mossa di Ranieri di inserire Keita e Quagliarella al posto di Verre e La Grumina, e subito dopo Candreva e Ramirez, a cui gli atalantini hanno bagnato le polveri. Nel finale, con uno scampolo anche per il russo Miranchuk, ancora vicino al gol Pessina e Freuler, a legittimare la superiorità della squadra di Gasperini, il quale ha seguito la partita da un box in tribuna ma vincendo il duello tattico nei confronti di Claudio Ranieri avendo in panchina il fidato Tullio Gritti. L’Atalanta, con Zapata e Lammers a riposo e un solo vero attaccante di ruolo a disposizione, ha mostrato forza e carattere, ma soprattutto la capacità di bene interpretare una gara che si presentava difficile e poteva complicarsi nelle prima fasi di gioco. Gasperini incassa tre punti che permettono di stazionare in zona Champions e nel contempo ritrova due elementi, come Ilicic e Malinovskyi, che possono dare un contributo decisivo e fare sempre la differenza.

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