Mamma che mamme

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CHIARA-CAINEROLa storia della sport è ricca di leggende al femminile. La più famosa è quella di “Fanny” Blankers-Koen, velocista e ostacolista olandese, vincitrice da trentenne di quattro medaglie d’oro olimpiche a Londra 1948 e soprannominata “la mammina volante”, perché sposata e madre di due bambini. Ma Chiara Cainero, capace di conquistare al quinto mese di gravidanza il titolo europeo nel tiro a volo sia nella gara individuale che a squadre nella stessa giornata, merita di entrare nell’olimpo. Gareggiare con il pancione è impresa senza precedenti e quello che la 36enne forestale è riuscita a fare costringe a rivedere taluni parametri. Capace di reggere il confronto e la intuibile tensione in pedana con atlete fortissime, Chiara Cainero ha sbriciolato un piattello dopo l’altro, mancandone solo uno su 16 in semifinale. Il suo Edoardo, che nascerà a gennaio 2014, invece che rappresentare un peso le ha dato una carica inimmaginabile. La calma e concentrazione hanno fatto il resto. E una volta in finale ha lottato spalla a spalla con la turca Ozyaman, una di quelle tiratrici irriducibili. Ma Chiara Cainero è troppo solida, sicura, decisa quando affronta le miniserie da quattro colpi, quelle decisive. E, come si fa con i calci di rigore, l’azzurra premaman diventa imprendibile quando centra i primi due piattelli dell’ultima miniserie. Insieme a lei fanno benissimo pure Katiuscia Spada, mamma di Ginevra che ha soli 10 mesi, e Diana Bacosi, che ci coccola il suo Mattia di 4 anni. Una performance che vale l’oro a squadre. I loro piccoli potranno posare con le medaglie delle rispettive mamme. Edoardo aspetterà di nascere per la foto di rito e quando sarà abbastanza grande rivedrà l’immagine della mamma con il pancione sul gradino più alto del podio e capirà di essere stato protagonista di un grande evento prima di venire al mondo.

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