Michele “Decimo” Palamini alla Romaratona

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Luciano Locatelli

Per Michele Palamini, atleta del Gruppo Alpinistico Vertovese e originario di Parre, il giorno del suo trentesimo compleanno sarà ricordato per sempre grazie al decimo posto conquistato alla Maratona di Roma dove è risultato anche il primo degli italiani e degli europei.

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2h22:47 il tempo registrato nella capitale dall’atleta seriano, il quale tornava a disputare una maratona dopo sette anni di distanza a Zurigo nell’agosto del 2014. Un’edizione quella di Roma, 7.500 partecipanti da 60 nazioni di cui 5.300 italiani, dominata dagli atleti africani, primo Clement Langat Kiprono in 2h08’23” secondo il tanzaniano Emmanuel Naibei in 2h08’28” e terzo classificato l’etiope Deresa Ulfata Geleta in 2h08’42”.

Abbiamo raggiunto telefonicamente l’atleta bergamasco per raccogliere le sue impressioni sulla gara appena disputata e sull’annata dopo la pandemia.

Aveva già corso la maratona di Roma?

Avevo già corso la mezza ma è la prima volta che disputavo la maratona di Roma.

Che ambiente ha trovato dal punto di vista sportivo?

La maratona di Roma è abbastanza difficile come contesto perché ci sono diverse superfici diverse e ci sono parecchi tratti con sanpietrini, inoltre è un anno particolare a causa del covid la gara è stata rinviata in estate ed il caldo è stato determinante, io ho corso bene fino al 28esimo chilometro poi ho avuto un po’ di crisi però sono riuscito ad arrivare all’arrivo.

Possiamo dire che quella di Roma è la sua migliore prestazione visto il contesto?

Il mio primato personale è di 2 ore 17 minuti e 03 secondi ottenuto a Reggio Emilia nel 2013, però ritengo quella di Roma una buona prestazione, perché erano anni che non facevo più una maratona e quindi devo un po’ riabituarmi alla distanza.

Pensa di continuare a misurarsi con la maratona?

Penso di sì magari non quest’anno ma l’anno prossimo anche se per ora non ho in mente gare particolari a cui partecipare.

L’essere arrivato primo degli italiani alla maratona di Roma ha un sapore particolare?

Faccio una premessa ovvero ricordo che i migliori atleti non c’erano, ma comunque sono contento di essere arrivato primo degli italiani e arrivato decimo in classifica in quanto penso che questo sia il mio valore reale.

Come giudica questa stagione che sta volgendo al termine?

Per me è stata soddisfacente perché ho fatto delle buone gare, ho vinto una mezza maratona a Trieste in primavera, con alcune regole e precauzioni siamo riusciti a correre tutto l’anno non ho notato grandi differenze rispetto agli altri anni e penso che da questo momento in poi andrà sempre meglio.

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