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Michele “secondo” Cadei

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Luca Lembi

“Tutta colpa dei giudici di gara, a tagliare il
traguardo per primi con un giro di vantaggio
siamo stati noi tanto è vero che avevamo già
festeggiato e la classifica era già stata scritta. Poi
al momento delle premiazioni la graduatoria finale
è stata modificata”.
Non usa mezze misure Michele Cadei dopo lo
strepitoso secondo posto nella sedicesima edizione
della “Mark Hahn Memorial Havasu 300 – Worlds
Longest Continuous Race” disputata Sabato 22
Febbraio scorso in coppia con Nicolas Chamand.
Negli Stati Uniti si è consumata un’autentica beffa
ai danni del 46enne pilota bergamasco di moto
d’acqua, “scippato” del successo a favore invece
della coppia americana composta da Mike
Neumann e Levi Sampayo. La piazza d’onore resta
comunque un grandissimo risultato per il rider di
Albano Sant’Alessandro che ha tenuto alto il
tricolore italiano negli States. A Lake Havasu, in
Arizona, si sono presentati 40 team con 80 piloti
per una competizione interminabile e
massacrante, tra vento e freddo: 30 giri da 16
chilometri per una durata complessiva di 5 ore e
500 litri di carburante consumati. “SuperMiki” ha
gareggiato sulla nuova Kawasaki Ultra 310 cv con
l’assistenza tecnica di un team di Los Angeles
appositamente in Arizona per supportare il pilota
bergamasco, accompagnato negli Stati Uniti dalla
moglie Sonia Carrara, campionessa italiana di
moto d’acqua, e dalle figlie Nicole e Chloe.
Per Cadei e Chamand, portacolori delle isole
Reunion (arcipelago antistante il Madagascar),
vice campioni del mondo nella WORLDS
LONGEST CONTINUOUS nella categoria
Manifacture Stock, era la seconda partecipazione
all’evento a stelle e strisce: lo scorso anno il loro
sogno era sfumato a causa della rottura del motore
a metà gara. Il bergamasco entra anche nella top
ten della classifica generale americana.
“E’ stato un risultato strepitoso, ottenuto negli Usa
e in un contesto altamente competitivo – commenta
Michele Cadei – Avevamo un giro di vantaggio
sulla coppia americana e convinti di avere concluso
la gara in prima posizione. Poi, con la classifica già
esposta e definitiva, al momento di gala delle
premiazioni è arrivata l’amara sorpresa e a nulla
sono valse le proteste”
Nonostante questa ingiustizia sportiva, Cadei, che
ha confermato il suo talento a livello mondiale, ha
salutato con un eloquente “we see to next race!”. Il
prossimo appuntamento è in programma in Cile
per la Coppa del Sudamerica.

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