Milano al top, Gentile allo Stop

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Basket ItaliaE siamo a 15! Non si ferma la serie vincente di Milano, nemmeno contro l’ostacolo Cantù, un derby tutto da vivere e da vincere (76-71) in un Forum tornato a far sentire il proprio calore, dopo la pesante contestazione in occasione delle Final Eight di Coppa Italia. Dalla caduta rovinosa contro Sassari, coach Banchi ha saputo regalare solo gioie ai tifosi delle scarpette rosse, che si sono visti recapitare brutte notizie solamente dall’infermeria. Quasi in una maledizione ancestrale al ritorno ormai prossimo di Keith Langford, corrisponde (purtroppo) un brutto stop per il capitano Alessando Gentile. Al termine dell’ennesima pentrazione coast to coast, conclusasi in maniera postiva (canestro+fallo), il più giovane dei figli di Nando frana a terra dietro il sostegno del canestro, tenendosi immediatamente il bicipite femorale della gamba destra. L’entità dell’infortunio non può essere ancora chiarita del tutto, occorrerà attendere qualche giorno, ma l’espressione di dolore sul volto del giocatore e le parole poco rassicuranti dello stafff tecnico a fine gara, non lasciano presagire nulla di buono. Tornando al parquet, al solo stratosferico Joe Ragland (27), risponde l’orchestra biancorossa con 5 uomini in doppia cifra e un 15-9 nel computo totale degli assist. Festa finale  per i meneghini che ora vedono negli specchietti retrovisori la sola Montepaschi Siena, davvero straordinaria nel bypassare tutti i problemi di una stagione travagliata fuori dal campo e nel ritrovarsi unita come mai nell’obiettivo comune della vittoria. Come quella ottenuta con caparbietà contro Sassari (82-81), in cui al duo dei Green (Marques 21, Caleb 17) rispondono Hunter (16+10) e Haynes (16). Senza Travis e con Drake “tenuto” a soli 11 punti, la macchina d’attacco di Meo Sacchetti perde colpi e la classifica (-4 dal secondo posto, 0-2 nei confronti diretti con i senesi) perde il sorriso. Delle prime sei vincono solo Milano e Siena, perchè scivola inaspettatamente anche Brindisi al cospetto di una irriducibile Montegranaro (83-80), capace di produrre una vittoria probabilmente decisiva per restare in serie A. Cicinciarini (24) gioca da MVP e Campani (11) lo spalleggia alla grande. Con soli 7 uomini che in pratica si dividono i 40′, coach Recalcati “dipinge” un altro capolavoro nella propria lunghissima carriera.

Per la caccia agli ultimi posti disponibili nella griglia Play-off, ora sono in 7 a cercare di qualificarsi, evitando nel contempo l’ottavo spot, che significherebbe EA7 al primo turno, con quanto ne segue.

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Reggio Emilia si conferma stratosferica in casa e piega Roma (89-76) grazie alla “linea verde ” Silins (21)-Cervi (10+8), guadagnandosi 4 punti di vantaggio (26) sul gruppone delle inseguitrici (22), fra le quali rientrano anche Varese (72-67 su Caserta, Banks 22) e Bologna (80-72 ad Avellino, Jordan 16). Se l’Umana Venezia ha acquistato Sasha Vujacic (12) con “vista lunga” sulla post-season, sarà il caso che gli uomini di Zare Markovsky cambino marcia al più presto perchè il pesante ko interno ad opera di Pistoia (70-74, Wanamaker 28) rischia di diventare una zavorra piuttosto ingombrante nelle prossime decisive quattro giornate. Quattro punti in quattro giornate, percorso tutt’altro che agevole anche quello di Pesaro che non vuole ancora arrendersi all’ineluttabilità di un ultimo posto che pare scontato. L’ennesimo ribaltone interno (86-91) ad opera di una Vanoli Cremona, che nulla più ha da chiedere a questo torneo (Jackson 22) è lo specchio di una squadra che Anosike a parte (21+15!) ha un roster probabilmente inadeguato all’attuale livello della nostra serie A.

(commento di Luca Polesinanti)